Sport
Perché le iniziative sportive locali contribuiscono in modo sostanziale allo sviluppo del settore sportivo nel paese?
Una squadra di calcio – perché in Italia la funzione sociale dello sport inizia dal calcio – è molto più che una compagine sportiva: rappresenta un vero e proprio presidio presente sul territorio. Intorno a una società sportiva ruota tutto un mondo, che diventa importante per gli effetti che ha sull’area dove opera, tra i suoi tifosi e nel suo ambiente.
E questi spesso nascono dalla quantità di competizioni minori e amatoriali, creando quel substrato importante di competizione e di esperienza dove le squadre riescono a crescere i futuri campioni che militeranno fra le loro file.
Un equlibrio fra il mercato e la selezione
Le scommesse di calcio live di oggi sono basate spesso sui risultati del grande campione, sull’eccellenza individuale che è quella che porta i gol su cui puntano gli scommettitori tramite i bookmaker professionisti.
Eppure questi campioni non sono nati così: si sono formati nella loro esperienza sportiva partendo da zero. E per accompagnarli in questo percorso le squadre svolgono due azioni importanti e complementari: una buona attività di scouting e una cura attenta nella formazione e crescita dei talenti locali.
Tutto sta a rendersi conto di avere di fronte un elemento valido da far crescere – e purtroppo, tanti non riescono a comprenderlo fino in fondo, come avvenne per Moratti con Ronaldo: nel 2001, infatti, Moratti ebbe la possibilità di ingaggiare il fenomenale attaccante portoghese – e non lo fece, preferendogli altre alternative. Un grande errore da parte del Presidente nerazzurro.
I risultati complessivi di questa attività tendono a dare ragione a chi pensa che la cura dei settori interni delle squadre, ricavando talenti dalla selezione nei campionati minori che poi vengono cresciuti per arrivare in prima squadra, sia la chiave dell’evoluzione tecnica di un intero paese.
I dati in Europa: una situazione penalizzante per l’Italia
Il Centre for Sports Studies ha recentemente stilato una classifica che analizza i campionati dei diversi paesi europei, e i risultati non sono lusinghieri per il nostro paese. In Italia, solo l’8.6% dei giocatori che militano in Serie A sono stati cresciuti all’interno delle squadre in cui giocano, contro il 19,4% della Francia e il 23,7% della Francia.
Nonostante la vittoria all’Europeo, sappiamo piuttosto bene quale sia la situazione relativa ai club italiani a livelli continentale, che difficilmente riescono a competere con le corazzate straniere. E in questo, una larga parte dello stigma da parte delle società verso questa crescita interna di talenti deriva da un’eccessiva attenzione al risultato, all’ora-e-subito che viene garantito dal campione fatto-e-finito, e dalla necessità di appagare i propri tifosi che pretendono punti e goal. Insomma: in generale le squadre italiane preferiscono scegliere l’uovo oggi e non la gallina domani.
Gli esempi virtuosi di club nazionali
Non c’è solo del marcio in Italia, però: alcune squadre nostrane lavorano bene. Tra le venti migliori compagini d’Europa nel settore dello sviluppo delle eccellenze locali ritroviamo due squadre quali l’Inter e l’Atalanta: ma quello che manca in realtà è la fedeltà di maglia. Per esempio, dei 20 giocatori cresciuti ad Appiano Gentile, solo due sono rimasti in squadra: gli altri sono “volati” altrove in cerca di opportunità che evidentemente non trovavano nel loro “nido.”
E questo fatto sembra fotografare abbastanza bene la situazione nazionale: il vero problema resta uno scollamento fra il vertice e la base, con il risultato che il talento viene spesso considerato sì una risorsa, ma soprattutto, come merce di scambio. Per questo bisogna applaudire a iniziative sportive di orizzonte più ampio, come quella del Borgosesia, che sta procedendo in direzione completamente opposta: un progetto basato sulla crescita interna che – se non nel breve periodo – è certo che darà risultati importanti in futuro.
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook