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Cronaca

“Botta nazista del vaccino”: ora l’autore chiede scusa e fa un’offerta alla Pro loco di Varallo

Nel 2022 l’allora sindaco era stato presa di mira sui social e anche con manifestini.

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“Botta nazista del vaccino”: ora l’autore chiede scusa e fa un’offerta alla Pro loco di Varallo. Nel 2022 l’allora sindaco era stato presa di mira sui social e anche con manifestini.

“Botta nazista del vaccino”: ora l’autore chiede scusa e fa un’offerta alla Pro loco di Varallo

Era il febbraio del 2022 quando Eraldo Botta, all’epoca sindaco di Varallo, fu preso di mira per la sua convinta adesione alle politiche vaccinali del governo Draghi. Qualcuno andrò però oltre la polemica e definì Botta un “nazista che vuole imporre la dittatura sanitaria”. Un’accusa che venne diffusa sia via social, sia con manifestini affissi in vari punti della città e dei dintorni.

Adesso però i nodi sono venuti al pettine. «Di recente – scive Botta sulla pagina Facebook del Comune – il signore che durante la pandemia mi aveva dato del “nazista” sui social si è scusato e ha accettato, a titolo di risarcimento, di fare un bonifico ad un’Associazione varallese, la Pro loco Varallo. Ringrazio la Polizia postale per il fantastico lavoro svolto nell’individuare il responsabile, il quale ha così fatto un omaggio alla nostra Pro loco».

Insomma, si è arrivati a un accordo che risolve la questione in via bonaria.

L’inverno più duro del Covid

Come si ricorderà, nell’inverno a cavallo tra il 2021 e il 2022 in tutta Italia si crearono fortissime tensioni tra i sostenitori della campagna vaccinale e chi invece la contenstava (o che comunque contestava gli obblighi). In quel frangente Botta si distinse per il suo impegno pro vaccino: era arrivato a offrire 10 euro di tasca propria da spendere in città a chi si vaccinava. E di contro, prospettando anche una sorta di lockdown per i non vaccinati.

In questo clima erano arrivati i volentini e le pesanti accuse via social.

Altri soldi per gli atti intimidatori

«Ricordo – spiega ancora Botta – che una legge ha previsto l’istituzione di un “Fondo per la legalità e la tutela degli amministratori locali vittime di atti intimidatori”. E, a causa di tre atti di questo genere da me subìti, il Comune di Varallo ha ricevuto dal Ministero dell’Interno, per l’anno 2024, un contributo pari a 19.943,33 euro destinato a finanziare iniziative volte a tutelare la legalità, tra cui in particolare educare all’utilizzo dei social, nella convinzione che “spesso le parole sono come macigni”».

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