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Il D’Adda di Varallo premia le sue alunne migliori
Consegnate le borse di studio dedicate alla memoria di Laura Camaschella.
Il D’Adda di Varallo premia le sue alunne migliori. Consegnate le borse di studio dedicate alla memoria di Laura Camaschella.
Il D’Adda di Varallo premia le sue alunne migliori
L’istituro superiore D’Adda di Varallo ha premiato le sue eccellenze con la consegna della borsa di studio in memoria di Laura Camaschella, la più giovane delle 14 vittime della frana del Levante che sconvolse la città di Varallo il 6 novembre 1994. Laura all’epoca frequentava il liceo classico.
La cerimonia si è svolta nell’aula conferenze dell’istituto. «A ricordare Laura sono state proprio le parole commosse di una delle sue compagne, ora docente dell’istituto, professoressa Elisa Vergerio – fanno sapere dalla scuola – che, tra l’altro, in quest’occasione ha anche accompagnato con la musica la cerimonia. L’esecuzione di alcuni brani musicali al flauto, da parte sua, e tastiera, suonata dal professor Lorenzo Morgoni, ha reso più emozionante l’introduzione alla premiazione.
Le due ex alunne premiate
Le borse di studio sono destinate ad alunni diplomati che, avendo da poco iniziato il percorso di studi universitario, si aprono al futuro, proprio quel futuro che Laura, alunna brillante e solare, di una spiccata intelligenza e grande umanità, non ha purtroppo potuto vivere.
Luca Valsecchi, in rappresentanza della famiglia Camaschella, ha consegnato gli attestati alle due studentesse premiate: Sara Paolinelli (ex quinta classico) ed Emma Jane Blynn (ex quinta B linguistico).
Le motivazioni
La prima studentessa riceve il premio per meriti che – si legge nella motivazione – «vanno ben oltre il semplice profitto scolastico. Nel corso dell’intero quinquennio di liceo classico, Sara ha saputo distinguersi per una passione autentica e costante, in particolare verso le discipline umanistiche, che ha affrontato con curiosità, rigore e sincera partecipazione. Il suo rendimento, sempre più che lodevole, testimonia un impegno consapevole e una dedizione che non ha mai conosciuto cedimenti. Ma, accanto alle qualità intellettuali, hanno pesato nella scelta le sue qualità umane: la volontà ferma e discreta di migliorare, la capacità di affrontare le difficoltà con misura e coraggio, la gentilezza e il garbo che hanno sempre contraddistinto il suo modo di porsi, tanto da essere un vero e ammirevole tratto caratteriale».
Anche la sua compagna Emma si è distinta per le sue «brillanti doti intellettive, accompagnate da un serio impegno nello studio e da un metodo di lavoro sempre puntuale ed efficace. Si è segnalata nelle materie umanistiche non meno che in quelle scientifiche, denotando così una intelligenza completa, capace di analisi e sintesi nelle varie discipline. Nelle lingue straniere, poi, ha dato prova di assimilare con prontezza sia gli aspetti grammaticali sia quelli culturali e letterari. Le sue capacità e le competenze acquisite col lavoro intenso compiuto nei cinque anni le hanno permesso di ottenere il massimo dei voti e la lode all’esame di Stato».
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