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Fibra ottica che penzola sugli alberi: protesta in val Sabbiola

L’ex sindaco Carlo Stragiotti scrive a Open Fiber: «Si auspica un pronto e risolutivo intervento».

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Fibra ottica che penzola sugli alberi: protesta in val Sabbiola. L’ex sindaco Carlo Stragiotti scrive a Open Fiber: «Si auspica un pronto e risolutivo intervento».

Fibra ottica che penzola sugli alberi: protesta in val Sabbiola

Contnua a fare discutere la posa della fribra ottica in Val Sabbiola, nel territorio di Varallo. Carlo Stragiotti, già sindaco di Sabbia, ha inviato ad Open Fiber una nuova segnalazione ufficiale della situazione in cui versa «la posa indecorosa della fibra ottica in Val Sabbiola, una segnalazione già inoltrata più volte a partire dal 2023, rimasta purtroppo in gran parte inascoltata», sottolinea Stragiotti.

Che aggiunge: «A seguito di ripetuti solleciti – cui è seguito solo dopo una necessaria esposizione mediatica un intervento parziale e meramente estetico – si è proceduto all’installazione della fibra ottica unicamente sugli ultimi pali visibili dalla frazione Erbareti di Varallo. Tuttavia, la caduta del fogliame durante la stagione invernale ha messo drammaticamente in luce la realtà dei fatti: si è trattato, in tutta evidenza, di un intervento di facciata, che ha ignorato il resto del tracciato».

«Ad oggi, infatti, l’infrastruttura di rete destinata alla Val Sabbiola, con termine proprio in località Erbareti, risulta ancora adagiata in maniera indecorosa sui rami degli alberi, sia in prossimità dell’abitato sia lungo il versante opposto della valle. Tale condizione, oltre a configurare un grave disinteresse per il decoro e la sicurezza del territorio, rappresenta una modalità di esecuzione del lavoro assolutamente inaccettabile».
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“Un lavoro pessimo”

A supporto della segnalazione, Stragiotti fornisce documentazioni fotografiche che testimoniano l’intervento. «Definirlo “lavoro” appare, francamente, eccessivo – commenta – mai sistemato e tuttora fonte di discredito. Non è dato comprendere quali valutazioni abbiano guidato la ditta incaricata nell’agire in modo tanto superficiale, ma se l’intento era quello di approfittare dell’isolamento del luogo confidando in un silenzio generale, si precisa con forza che tale aspettativa è stata del tutto mal riposta».

«Pur essendo la rete tecnicamente funzionante, si ritiene assolutamente inaccettabile che si possa operare in un simile modo, lesivo non solo dell’ambiente, ma anche del rispetto dovuto a una comunità intera. Si auspica un pronto e risolutivo intervento, accompagnato da comunicazioni ufficiali che attestino tempi e modalità di ripristino a regola d’arte».

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