CronacaVarallo e alta Valsesia
Ipotesi omicidio colposo per il 24enne morto annegato nel Sesia
La procura chiede tre rinvii a giudizio per la tragedia avvenuta nel 2023 tra Scopello e Balmuccia.

Ipotesi omicidio colposo per il 24enne morto annegato nel Sesia. La procura chiede tre rinvii a giudizio per la tragedia avvenuta nel 2023 tra Scopello e Balmuccia.
Ipotesi omicidio colposo per il 24enne morto annegato nel Sesia
Omicidio colposo. E’ questa l’ipotesi di reato per cui la procura di Vercelli ha chiesto il rinvio a giudizio per tre persone in relazione alla morte di Samuele Frola, il giovane torinese di 25 anni annegato nel fiume Sesia durante un’escursione di hydrospeed, il 29 agosto 2022. A firmare la richiesta è il sostituto procuratore Michele Paternò.
La richiesta di rinvio a giudizio riguarda la guida che accompagnava il piccolo gruppo e i due titolari dell’attività che aveva organizzato l’uscita sportiva, avvenuta in località Ponte dei Dinelli, tra i comuni di Balmuccia e Scopa, in Valsesia.

Una giornata di sport si trasforma in tragedia
Samuele Frola era salito in Valsesia insieme a un gruppo di quattro amici (tra questi c’era anche il fratello Simone), che era sceso in acqua con la supervisione di una guida. L’incidente era avvenuto in un punto che molti conoscono come il “salto dei Dinelli”, in cui le acque del fiume sono particolarmente impetuose.
Si era ormai a mattinata inoltrata quando Samuele iniziò la discesa fatale. Come è noto, l’hydrospeed è una pratica sportiva che prevede la discesa dei corsi d’acqua imbragati in una sorta di salvagente, in posizione distesa. Si manovra spostando il proprio baricentro e agendo con le pinne ai piedi.
Improvvisamente il giovane era finito sott’acqua, e malauguratamente una gamba era rimasta incastrata tra le rocce, impedendogli di tornare in superficie. Chi era con lui non era riuscito a fare nulla: quando è stato raggiunto e riportato a riva era ormai troppo tardi.
La vicenda giudiziaria
Dopo i giorni del dolore era iniziata la vicenda giudiziaria. In un primo momento, la procura aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo, ma il giudice per le indagini preliminari aveva respinto l’istanza, disponendo ulteriori approfondimenti. Anche i legali della famiglia Frola si erano opposti all’archiviazione.
E adesso è arrivala la richiesta di rinvio a giudizio, che dovrà essere valutata dal giudice per le indagini preliminari. Se accoglie la richiesta, si apre il procedimento giudiziario, altrimenti si va all’archiviazione, a meno di ulteriori sorprese.
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