Attualità
La magnolia secolare di Romagnano è ammalata: intervengono gli agronomi
La pianta ha 300 anni. La cura per ora consiste nel far arieggiare le radici e iniettare dei “ricostituenti”
La magnolia secolare di Romagnano è ammalata: intervengono gli agronomi. L’albero ha alle spalle 300 anni e si trova nello slargo antistante alla chiesa parrocchiale di San Silvano, in via Generale Ragni.
La magnolia secolare di Romagnano è ammalata
E’ una pianta sempreverde dai grandi fiori bianchi, longeva e robusta, che però negli ultimi anni ha mostrato qualche segno di malessere. Il sindaco Alessandro Carini, consapevole dell’importanza dell’essenza arborea per la storia del paese, ha incaricato alcuni agronomi di studiare la situazione, per valutare come intervenire.
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«Già l’anno scorso si vedeva che la magnolia non stava molto bene – afferma il sindaco -. Del resto con 300 anni di vita ci può pure stare. Ci siamo sentiti dire, attraverso alcune pagine social, di non occuparcene a sufficienza. Data la prolungata siccità, ci veniva chiesto di bagnarla utilizzando il sistema di irrigazione presente nella sua aiuola. Ma noi avevamo capito che il problema non stava nella mancanza di acqua. Data la sua longevità, le radici sono impiantate molto in profondità nel terreno ed erano quindi abbastanza al sicuro dall’arsura. Dato che l’aiuola è molto piccola, però, l’apparato radicale non può respirare, diventando preda di microrganismi dannosi. Bagnare il piccolo pezzo di terreno che le sta attorno, avrebbe solo significato danneggiarne il tronco. Il sistema di irrigazione presente nell’aiuola serve per eventuali fiorellini stagionali, che quest’anno non abbiamo piantato proprio perché si sta lavorando sull’albero principale».
La cura degli agronomi
Gli agronomi interpellati hanno indicato cosa fare: «Anzitutto sono stati praticati nei fori nel terreno, per arieggiare le radici e per inserire degli stimolanti radicali – spiega ancora Carini -. In base a come reagirà la magnolia al trattamento in autunno si deciderà se è sufficiente, piuttosto che procedere con un altro intervento simile o spostare il tutto alla primavera con una decompattazione del terreno mediante l’impiego dell’air-spade, una tecnica che immette aria compressa in profondità senza arrecare danni alle radici, per poi sostituire il vecchio strato di terreno con nuovo terriccio con buone caratteristiche drenanti. Il passo successivo potrebbe essere una buona potatura e una disinfezione generale».
Un ciclo vitale importante
Il sindaco avverte che anche questo albero, come tutti, ha un suo ciclo vitale, che può essere anche molto lungo, ma dipendente da molti fattori. «Siamo i primi a riconoscere il valore della nostra magnolia, e abbiamo capito che i suoi problemi erano dovuti alla vecchiaia e alle malattie. Il fatto che però abbia già ricominciato a sviluppare i suoi grandi fiori, ci fa sperare per il meglio», conclude Carini.
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