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Carcoforo, amministrazione allo sbando. Il sindaco si dimette poi ci ripensa. La lettera

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Carcoforo, amministrazione allo sbando. Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere Marino Sesone.

Carcoforo, amministrazione allo sbando

«In data 29 giugno il sindaco di Carcoforo rassegnava al prefetto e ai consiglieri comunali le proprie dimissioni, motivandole con la mancata collaborazione di alcuni consiglieri e con le critiche nei confronti del suo operato; invece di una lettera sarebbe stato più opportuno un consiglio comunale dedicato, ma così non è stato… E cosa dire in merito alla collaborazione: forse avrebbe dovuto verificarla, soprattutto, nei molti momenti di criticità: alluvioni, isolamenti dovuti a neve e valanghe, tutte situazioni dove spesso lui, il sindaco (e vice), sono nelle loro comode abitazioni di città e non in mezzo a metri di neve! Spesso la collaborazione avviene gratuita, silenziosa e non ostentata sui tanto attuali social in azioni, lavori, presenza e vicinanza alla comunità nella vita di tutti i giorni; lavori ed azioni spesso nemmeno considerati o “visti” ma sempre utili, a volte necessari, alla vita del paese…

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Per quanto riguarda le critiche anche qui, forse, “il pensiero unico” non appartiene ad un sistema che si dovrebbe definire democratico! Entrando nel merito, pur con risorse economiche e di personale che non si sono mai avuti, il paese è in una condizione di manutenzione pessimo! Staccionate divelte pericolose e pericolanti, pezzi di asfalto tra le buche e lo stesso vale per beole e cemento del centro paese, l’area attrezzata curata in modo dilettantistico, campo da tennis che probabilmente verrà pronto a settembre: in tempo per un torneo invernale, proporrei…

Negli unici momenti di confronto e dialogo (che spesso terminano in inutili urla) che si hanno nei pochi consigli comunali siamo stati informati in merito a lavori consistenti di manutenzione, lavori che ad ora non sono iniziati; ma compito di un amministratore è anche quello di programmare e coordinare: cosa che assolutamente non si nota. Sono almeno tre anni che in paese non sale un medico di base, ragazzini attendono ore prima di accedere agli istituti in ingresso ed ore all’uscita prima del passaggio del trasporto pubblico! Non si pretende la risoluzione immediata di ciò, ma almeno un impegno, soprattutto in sinergia con i sindaci dei comuni che condividono con noi questi problemi, questo sì. La carica di sindaco non è una carica onoraria. È capacità, preparazione, impegno, presenza, costanza, condivisione, programmazione, coordinamento, ricerca di sinergie, continua formazione ma anche dialogo, ricevere critiche e pure qualche apprezzamento…

Due argomenti mi hanno lasciato molta molta perplessità. Il primo è riferito al Piano Nazionale Ripresa e Resilienza ove fu data possibilità ai Comuni di avanzare proposte: ne è stata avanzata una sola, senza condivisione alcuna! Valutata l’importanza dell’argomento si dovevano ricercare proposte sia coinvolgendo il consiglio comunale sia la comunità tutta (residenti e villeggianti): tante menti… e se non si propone, non si semina non si raccoglie! Questo è il futuro delle e per le nuove generazioni.

Il secondo argomento è legato ad un finanziamento consistente per progettazione di opere paravalanghe: forse il maggiore problema per Carcoforo; la gara di progettazione è stata vinta da professionisti che hanno offerto un ribasso del 30 per cento. Nulla da dire sulla procedura ma siamo sicuri che si progetteranno tutte le opere necessarie a 360° o che il ribasso non più utilizzabile determinerà l’esclusione dalla progettazione di qualche opera? Vista la mia continua formazione legata alla frequentazione di corsi Aineva avevo più e più volte suggerito nei consigli comunali di dare indicazioni specifiche su ogni singolo fenomeno valanghivo da indagare: vi sono appositi catasti regionali dai quali attingere… anche qui “pensiero unico” sordo a qualsiasi suggerimento!

In data 15 luglio con lettera indirizzata ai soli consiglieri comunali venivano revocate le dimissioni del sindaco a seguito di “caloroso invito” rivolto da alcuni consiglieri comunali. Sulla revoca delle dimissioni non avevo dubbio alcuno, io e molti altri… Sul “caloroso invito” voglio esplicitare che non tutti i consiglieri comunali sono stati informati dell’iniziativa, uno non è stato nemmeno contattato e personalmente ho avuto solo una battuta “goliardica” fuori da un bar in merito ad una “raccolta firme per non far dimettere il sindaco”. Come definire tale metodo? Poi, parlando con le persone, qualche dubbio mi sta sorgendo sulla completezza delle informazioni date a consiglieri ed abitanti volte a “scongiurare” le dimissioni del sindaco.

Quasi quasi farei una raccolta firme anch’io, ma per chiedere le dimissioni di sindaco e giunta! L’ altro giorno mi è stata comunicata la revoca delle deleghe (lavori pubblici, protezione civile, cultura e via dicendo): poco male, anzi mi sento sollevato dalle responsabilità di lavori “non visti” ma indispensabili e svolti con continuità come quelli legati alla gestione delle centraline microidroelettriche comunali: nemmeno si immaginano quante volte e in che condizioni (alluvioni, neve alta ed instabile) sono dovuto intervenire, magari con azioni semplici come la pulizia di un filtro, ma determinati per il funzionamento dell’impianto. Essere un semplice “alzatore di mano” in consiglio comunale non fa per me! È un insulto alla comunità di Carcoforo, a me, al mio impegno pregresso, alla mia preparazione e formazione che ho acquisito negli anni.

E che dire di un consiglio comunale dove alla prima seduta si dimette (con la mia più completa comprensione) il più votato, esperto e qualificato degli eletti? E che dire dei molti villeggianti che in questo periodo “inseguono” il sindaco per avere un semplice colloquio? Sinceramente potrei soprassedere, famiglia e lavoro sono altrove, ma questo è il paese dove sono nato, dove spero che mio figlio, i miei nipoti possano sviluppare qualche cosa in futuro, dove tanti ragazzi possano avere delle possibilità!

Negli scorsi anni abbiamo lavorato molto per poter avere delle prospettive di futuro, dei progetti, della pianificazione, delle visioni. Non è stato facile ma siamo riusciti a mettere dei piccoli mattoni da dove iniziare a costruire, però se chi arriva dopo di te (sindaco e giunta), nonostante tante promesse di lavorare, di lavorare insieme con obbiettivi comuni e condivisi poi si rivela assolutamente inadeguato, superficiale, ti scarta per paura del confronto allora …beh allora, “pouro Carcoffo”»

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