Attualità
Cernia di ferro da Lozzolo ai fondali del mare
Cernia di ferro nel mar Ligure: un’iniziativa dal valore artistico e scientifico.
Cernia di ferro in mare
Sono un simbolo, ma anche uno strumento per studiare meglio i mari. Le sculture in ferro e materiali di recupero di Piero Motta da Lozzolo continuano ad animare i mari italiani. Un anno fa al largo del lido Ravenna, nelle acque dell’Adriatico, veniva recuperata la cernia realizzata dall’artista Piero Motta e posizionata nella piattaforma sommersa Paguro a 12 miglia al largo di Marina di Ravenna, l’obiettivo era studiare l’habitat marino.
L’importanza dell’acqua
Nel frattempo Motta ha lavorato a un altro progetto, vista la ricomparsa della cernia bruna nel Mar Ligure, ha deciso di posizionare una cernia a grandezza naturale realizzata utilizzando vecchi rottami e bulloni al largo di Bergeggi. La scultura è stata selezionata per l’esposizione internazionale “Human Rights H2O“, diventando ospite della Fondazione Opera Campana di Rovereto, insieme ad altre opere giunte da tutto il mondo per raccontare e sottolineare l’importanza dell’acqua.
Le fotografie
L’opera artistica è stata posizionata proprio nei giorni scorsi a confine con la zona di protezione totale. I sub potranno raggiungere l’area liberamente. L’obiettivo di questo progetto non è solo artistico, ma scientifico. Infatti il progetto prevede di sviluppare una serie di fotografie scattate dai subacquei per capire come cambiano i colori e come gli organismi biologici del mare si attivano. L’obiettivo quindi è quello di ripetere l’esperienza già avviata nel Mare Adriatico dove la scultura è stata fotografata settimanalmente dai numerosi fotografi subacquei i quali hanno consegnato alcune foto per vedere l’evolversi dei colori dato dai processi chimici e dall’azione degli organismi biologici.
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