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Gattinara rimpiange la fusione mancata: potevamo avere un milione in più

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Gattinara rimpiange la fusione mancata: il ministero dell’Interno aveva stanziato complessivamente 77 milioni di euro per i comuni che si sono uniti.

Gattinara rimpiange la fusione mancata

Un totale di quasi 77 milioni di euro in contributi straordinari, destinati ai Comuni istituiti con le fusioni. Sono quelli stanziati per il 2021 dal ministero dell’Interno, e, se l’iter fosse terminato, anche l’ente nato dalla fusione tra Gattinara e Lenta sarebbe tra i beneficiari. «Noi – afferma il sindaco di Gattinara, Daniele Baglione -, se il percorso si fosse già completato, avremmo ricevuto quest’anno 1.100.000 euro di fondi aggiuntivi, 11 milioni di euro in dieci anni, con cui poter aiutare le nostre persone e le nostre attività in un momento difficile per tutti. Un importo importante – spiega insieme al primo cittadino di Lenta, Giuseppe Rizzi – che mostra ancora una volta quali siano i reali vantaggi dell’aggregazione tra Comuni. I fatti dimostrano la bontà del progetto. Gattinara e Lenta hanno avviato questo percorso più di un anno fa rendendosi conto di quanto sia importante lavorare insieme come unico territorio».

Le deliberazioni

Le delibere sulla fusione erano state approvate, non senza proteste, in entrambi i centri. Il referendum avrebbe dovuto tenersi lo scorso autunno, ma, a causa delle misure emergenziali legate al virus, è stato sospeso. «Il percorso è avviato – affermano i due sindaci -, speriamo che presto si possa concludere. Siamo contenti per i nostri 101 colleghi e per le loro Comunità, tra cui molte vicino a noi come Varallo e Alagna, che riceveranno dallo Stato i contributi. In questi momenti, questi fondi che si aggiungono a quelli che normalmente si ricevono, sono determinanti anche per contribuire a uscire dalla crisi causata dal Covid. Ci auguriamo si possa quanto prima uscire dallo stato di emergenza e riprendere, concludendolo, un percorso virtuoso per i nostri territori abbattendo i confini amministrativi che esistono ormai solo sulla carta».

Un fermo no

Chi conferma, ancora recentemente, il suo “no” al progetto è il comitato “NonConfondiamoci”, che non crede in una prospettiva di sviluppo per il territorio legata alla fusione. Troppe incognite in mezzo, secondo il comitato, in primo luogo quella legata alle elezioni per il sindaco di Gattinara, dove Baglione non è più eleggibile. Secondo il comitato meglio sarebbe cercare di ottenere finanziamenti per i piccoli centri, mantenendo ciascuno la propria identità.

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