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Grignasco protesta per il cinghiale Don Alfonso: vegani in piazza | VIDEO

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Grignasco protesta per il cinghiale Don Alfonso: vegani in piazza.  L’attivista animalista valsesiano Toni Curcio nei giorni scorsi ha protestato davanti al palazzo della Provincia di Novara insieme agli esponenti dell’Associazione vegani italiani e di Meta contro l’abbattimento da parte delle guardie venatorie di “Don Alfonso”.

Grignasco protesta per il cinghiale Don Alfonso: vegani in piazza

Così gli abitanti di Grignasco avevano soprannominato un cinghiale che, pur essendo selvatico, era estremamente confidente e si avvicinava senza timore.

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Grignasco protesta per il cinghiale Don Alfonso: vegani in piazza

Secondo Curcio, sabato 20 alcune guardie venatorie avrebbero attirato il cinghiale fuori dal bosco per ucciderlo. Da qui la protesta per «l’abbattimento selettivo – si ascolta nel video girato durante il presidio – e contro l’ “assassinio” (testuale nel video, ndr.) di un cinghiale che a Grignasco era amato da tutti. Si buttava a terra per essere accarezzato. In modo criminale e dittatoriale lo hanno ucciso traendolo in inganno, senza motivazione. Hanno detto che era pericoloso: non è vero. I cinghiali in generale non sono pericolosi; non si ha notizia di assalti all’uomo da parte di questi animali. Gli animali selvatici sono un patrimonio dello Stato. Ci sono altre soluzioni per risolvere il problema dei cinghiali».

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Curcio non è nuovo a prese di posizione decise per la salvaguardia degli animali. Due anni fa era sceso in Sesia, all’altezza di Doccio, per protestare contro una gara di pesca. Alla giornata, che si era svolta in modo pacifico, avevano preso parte una decina di persone che, “armate” di bastoni e di altri oggetti avevano fatto scappare i pesci. Precedentemente un altro blitz dell’attivista invece era finito a suon di querele.

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6 Commenti

1 Commento

  1. L.

    7 Luglio 2020 at 8:16

    Mannaggia! Ieri sera ho mangiato al ristorante polenta e spezzatino di cinghiale; speriamo che non era Don Alfonso. Pace all’anima sua, lo ricorderemo con affetto.

    • Elena

      7 Luglio 2020 at 17:25

      ? ? ? ? ?
      Questa è buona….
      Mi hai fatto ridere, L. ?

      • L.

        8 Luglio 2020 at 8:23

        Se l’avessi saputo prima, nel cordoglio e per sentimenti di affettuosa vicinanza per la triste circostanza, avrei sicuramente optato per un flan vegan di zucchine al curry, tortino di verdure senza uova e latte o in alternativa, sformatino di ceci, una vera e propria delizia. Requiescat in pace Don Alfonso.

  2. Roberto x

    8 Luglio 2020 at 9:58

    Ma povero don Alfonso! Qual’era la sua colpa?

    • L.

      8 Luglio 2020 at 11:12

      E’ proprio quando i cinghiali sembrano tranquilli e “avvicinabili” che divengono davvero pericolosi, sono veicolo di molte malattie, alcune delle quali sono trasmissibili all’uomo (zoonosi), altre patologie pur non essendo pericolose per noi, possono comunque arrecare danni gravissimi alla zootecnia, basti in proposito ricordare la peste suina, o minare gravemente la salute degli animali domestici, il morbo di Aujeszky o pseudorabbia. La violenza sugli animali è sempre deprecabile e si sarebbe potuto risolvere il problema allontanando l’animale dal centro abitato; resto perplesso nell’apprendere: “Si buttava a terra per essere accarezzato”. Mi guarderei bene dall’accarezzare un animale selvatico; non sono S.Francesco. Per il resto, penso anch’io che non avesse alcuna colpa…

      • Laki

        10 Luglio 2020 at 13:20

        Anch’io la penso così!
        I cinghiale sono tutt’altro che avvicinabili!
        Ma poi é ora che la smettano questi animalisti, vegetariani, vegani e fin che ce ne, di rompere i coglioni, con tutti i problemi che ci sono in questo paese fa indignare che c’è gente che pensa a queste cazzate.
        Poi la caccia esiste da sempre é natura.
        Mi piacerebbe vedere cosa mangiano!

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