“Intervenite, c’è gente in strada”. Tante (troppe) segnalazioni ai Comuni

“Intervenite, c’è gente in strada”: cittadini a caccia di (presunti) trasgressori.

“Intervenite, c’è gente in strada”

Due fazioni che finiscono inevitabilmente per scontrarsi. Da un lato coloro che utilizzano ogni pretesto per uscire da casa, dall’altro chi pretende il rispetto assoluto ed eccede nella “vigilanza”. Sino a giungere all’esagerazione nelle denunce, tanto che alcuni sindaci hanno chiesto di mettere un freno alle segnalazioni private.
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Moderare le segnalazioni

«È un equilibrio molto complesso da raggiungere – conferma Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia -. Se è vero che c’è chi nei giorni scorsi ha approfittato di ogni deroga e cavillo del decreto, c’è chi esagera dal lato opposto arrivando a fare segnalazioni sulla base di sensazioni personali». Il sindaco ha chiesto di porre un freno a queste segnalazioni.

Nulla di anomalo

«Siamo andati a controllare dove ci venivano segnalate presunte infrazioni – spiega il primo cittadino -, ma nella quasi totalità dei casi era tutto in regola e le persone avevano un giustificato motivo per trovarsi fuori. Oppure, dove erano indicati assembramenti di tre o quattro persone si trattava di nuclei familiari che abitano insieme. Siamo usciti più volte, soprattutto nelle frazioni, le pattuglie dei vigili sono sempre in servizio: non si è mai registrato nulla di anomalo se non un paio di casi ma risalenti ormai a una decina di giorni fa».

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