“Aveva Gattinara nel sangue”. La città ricorda Giorgio Zaninetti

La città di Gattinara ricorda Giorgio Zaninetti, 55enne deceduto all’improvviso nel fine settimana mentre era nei boschi.

Gattinara ricorda Giorgio Zaninetti

Dalle tabine al mondo del volontariato, cordoglio per la prematura scomparsa di Giorgio Zaninetti. L’uomo è deceduto all’improvviso nel fine settimana mentre era nei boschi di Gattinara. Colto da un malore fulminante che lo ha strappato dalle braccia della famiglia a soli 55 anni.

Zaninetti aveva intrecciato la sua vita a quella della comunità di Gattinara. Oltre all’impegno nell’ambito del volontariato, lavorava al lanificio Comero presente in città. Il drammatico episodio accaduto sabato ha sconvolto la comunità. Anche i social sono costellati di parole d’affetto in ricordo dell’uomo.

Il gattinarese lascia la moglie Cinzia, la sorella Paola con Massimo, la suocera Adele, il cognato Alessio, e i nipoti Alessandro ed Elisa. Il funerale è stato celebrato lunedì pomeriggio.

L’amico Caligaris ricorda

«Lui amava moltissimo cercare funghi, attendeva la stagione autunnale con trepidazione per riuscire a ritagliarsi del tempo per andar nei boschi – racconta Luca Caligaris, uno degli amici -. Mentre era nelle radure, si è sentito male e non lo abbiamo più visto tornare. Pensare che nel pomeriggio di sabato ci saremmo dovuti vedere per preparare la nostra tabina in vista della festa di San Martino, mi riempie ancora il cuore di un profondo dolore». Zaninetti era conosciutissimo nella città del vino.

Il suo impegno per la comunità è riconosciuto da tutti. «Era legatissimo alla nostra tabina dei Malmustus e si dava sempre da fare per ogni cosa – prosegue Caligaris -. Aveva inoltre sempre il sorriso e la capacità di coinvolgere le persone nelle diverse iniziative». Tra l’altro aveva prestato aiuto nella realizzazione di un progetto particolare. «Ricordo che quando era stato promosso il teatro dialettale nelle scuole della nostra città, lui si era occupato della realizzazione della sceneggiatura – prosegue l’amico -. E quando era stato ringraziato in pubblico, ci era quasi rimasto male: non amava apparire, ma gli piaceva portare avanti progetti “dietro le quinte”. Ancora questa estate con la festa delle “medie” era riuscito a dare un aiuto nonostante i suoi numerosi impegni».

E proprio la tabina si dice profondamente colpita dalla perdita di Zaninetti. «Per noi viene a mancare una colonna portante – sottolinea Caligaris -. Magari un po’ più avanti andremo in collina dove si è spento per sempre, per realizzare qualcosa per ricordarlo. Ma è ancora tutto in fase di studio. Adesso la priorità è star vicino alla famiglia che è legata alla nostra realtà: tutti insieme riusciremo ad affrontare questo duro colpo».

Il ricordo del vice sindaco

Anche il vice sindaco Daniele Baglione ha un ricordo fervido di Zaninetti. «Lui ha rappresentato la nostra Gattinaresità: sempre presente agli eventi del nostro paese, era tra le fila di tutti coloro che scendevano in campo per organizzare iniziative dedicate al paese. Siamo davvero colpiti e dispiaciuti per la prematura scomparsa di questo cittadino e amico».

C’è chi ricorda Giorgio durante il periodo del carnevale. «Ho avuto piacere di conoscerlo durante il carnevale del 2011 insieme alla tabina Drollu quando avevamo interpretato i Simpson – ricorda Fabio Risiglione -. Era proprio una brava persona: sembra una frase fatte ma è la verità. Mancherà in paese».

«Un amico da oltre quarant’anni e collega al Lanificio Comero da trenta, ha perso la vita per un malore improvviso nei boschi gattinaresi. Appena saputo non ci volevo credere, mi pareva impossibile, poi purtroppo è diventata una cruda realtà – scrive un collega -. Penso alla moglie Cinzia e alla sorella Paola, vi sono vicino come non mai, un abbraccio forte forte».

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