Attualità
La Valsesia pioniera nella lotta contro il neuroblastoma
Quest’anno l’associazione guidata da Sara Costa spegnerà 30 candeline.
La Valsesia pioniera nella lotta contro il neuroblastoma. Nei giorni scorsi a Serravalle è stato presentato il piano di attività per i prossimi cinque anni.
La Valsesia al fianco dell’associazione per la Lotta al Neuroblastoma
Parecchi i punti che il sodalizio valsesiano ha intenzione di perseguire dalle nuove frontiere dell’immunoterapia, ai progetti sulla medicina personalizzata e “di precisione” al fine di intervenire sulle cellule malate risparmiando il più possibile quelle sane. E poi, ad esempio, il progetto “Genedren” che da ultimo ha svelato sulla base di una grande mole di dati diverse mutazioni genetiche alla base dello sviluppo del neuroblastoma, tumore tra i più diffusi in età pediatrica.
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L’anniversario di fondazione
Il 2023 sarà un anno importante per l’associazione: si spegneranno infatti le 30 candeline. La realtà nata il 23 luglio 1993 ha intenzione di promuovere un evento in Valsesia «da dove sono arrivate le prime risorse importanti in termini di donazioni, nel 1993 in aiuto alla ricerca», come ricorda la presidente dell’organizzazione, Sara Costa, nella sua relazione sul piano di attività per il 2023.
La generosità dei donatori
Sono stati anni di impegno sul territorio, ma non solo, ed è stato fondamentale l’aiuto degli italiani che hanno sempre sostenuto la realtà. Ed ora si inizia a lavorare anche sulle iniziative del 2023. In primis la campagna di Pasqua 2023, con un obiettivo di fondo per il futuro: sviluppare il piano di attività pluriennale 2023-2027 rivisto e riorganizzato rispetto al precedente quinquennio, in parte rallentato dalla pandemia e dalle ultime crisi mondiali.
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