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Lozzolo rinnovata la concessione per la miniera Virauda

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Lozzolo rinnovata la concessione alla miniera Virauda: la decisione della Regione Piemonte.

Lozzolo rinnovata la concessione

Concessione mineraria rinnovata per la “Virauda Ceresei”. Il provvedimento permette l’estrazione di caolino, terre con grado di refrattarietà superiore a 1630 °C ed argille per porcellana e terraglia forte e feldspato.
A deciderlo è stata la Regione Piemonte che ha adottato una determina dirigenziale. La competenza del rilascio delle autorizzazioni e del controllo è di competenza alla Regione Piemonte. Sul territorio lozzolese insistono in totale quattro concessioni minerarie. «Dal 2016 il tema delle miniere è diventato un argomento caldo che l’amministrazione ha sempre seguito da vicino affinché l’attività imprenditoriale sia solo quella della coltivazione del minerale, salvaguardando l’ambiente e l’ecosistema», specifica il sindaco Roberto Sella.

La modifica del progetto

Le polemiche non sono mancate. «La linea dell’amministrazione è quella di mantenere alta l’attenzione sulle miniere affinché i progetti siano sostenibili ed a “volume zero”, cioè senza l’apporto di materiale esterno», commenta il sindaco Roberto Sella.
Da sottolineare che il progetto iniziale, in continuità con quello autorizzato nel 2010, prevedeva una superficie interessata di quasi 76 ettari. In sede di conferenza dei servizi però è stata accolta la proposta dell’amministrazione per la riduzione della superficie complessiva a 45 ettari. «Il rinnovo discusso e concesso, era l’aggiornamento, previsto dalla norma, di un progetto approvato nel 2010 ma siamo comunque riusciti ad ottenere un importante risultato: la riduzione del 40% della superficie oggetto di concessione” conclude il primo cittadino.
A giugno il Comune aveva anche organizzato sul territorio un incontro con l’assessore regionale proprio per parlare delle concessioni minerarie.

Quattro miniere

«A oggi sono attive quattro miniere: “Croso del Sasso”, della ditta Mineraria di Boca; la “Virauda Ciresei”, della Ditta Minerali Industriali; “Fornaccio I”, della ditta R.M. Ricerche Minerarie; e la “Coccola – Rolleja”, della ditta Refrattari Motta – aveva spiegato il sindaco Roberto Sella nell’occasione -. L’amministrazione comunale non è “contro” le miniere, ma crede fortemente nella possibilità di realizzare progetti sostenibili sotto tutti i punti di vista, da quello ambientale, fino al sociale ed economico, ben integrati col territorio e la sua comunità. Questa nostra posizione è anche supportata dai numeri, cioè tra quanto è previsto dai progetti con gli effettivi volumi dichiarati dalle ditte.»

Immagine di repertorio

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