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Migranti, Trivero guarda ai bandi Sprar

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Un’occasione per gestire meglio accoglienza e permanenza sul territorio dei migranti

Cambia l’assessore che a trivero si occuperà dei richiedenti asilo. «E’ stato un mio errore nel leggere i nomi e le cariche nella prima seduta. L’argomento comunque è talmente vasto che coinvolge un po’ tutti gli assessori comunali», ha ammesso il sindaco Mario Carli in consiglio comunale. La delega inizialmente affidata a Gabriella Maffei è passata nelle mani dell’assessore Elisabetta Prederigo. La minoranza ha chiesto il motivo del cambiamento, ma il primo cittadino ha spiegato che si è trattato solo di un errore di lettura nel foglio durante la prima seduta. 

A proposito di migranti,  Carli ha però colto l’occasione per annunciare  la volontà da parte del Comune di valutare, insieme all’Unione dei Comuni montani, l’avvio di nuovi centri per l’accoglienza di profughi, gestiti però secondo i cosiddetti bandi Sprar (che sostanzialmente fanno capo ai Comuni anziché alla Preefettura).

«Come Unione è stato proposto un lavoro di sinergia sul territorio – ha spiegato Carli -. L’obiettivo è avviare il programma con i Comuni che devono diventare parte attiva della gestione». Questo perché si vorrebbe avere un ruolo ben più attivo all’interno della gestione. «La via da seguire è il progetto Sprar – riprende Carli -. Sarebbe la cosa migliore per non subire più arrivi improvvisi e permetterebbe di avere una programmazione, inoltre gestendo i Comuni la questione si potrebbe dare un senso al progetto di inserimento di queste persone all’interno della comunità attivando per esempio cantieri di volontariato». 

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