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Migranti Valsessera: tra Pray e Coggiola ospitate trenta persone
Migranti Valsessera: tra Pray e Coggiola ospitate trenta persone.Lavorano in Valsessera, ma anche in Valsesia ad Alagna le persone inserite nel progetto di accoglienza per migranti nello Sprar.
Migranti Valsessera: tra Pray e Coggiola ospitate trenta persone
Ma il futuro del progetto Sprar in Valsessera dipenderà tutto dalle future elezioni di Coggiola nel 2021. Proprio il prossimo anno si concluderà il piano di accoglienza che coinvolge anche Pray. «Il progetto Sprar sta dando ottimi risultati – spiega il sindaco Gianluca Foglia Barbisin -, ma sarà la futura amministrazione a decidere se proseguire».
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L’esperienza di Coggiola
A Coggiola la casa al piano superiore del municipio è tornata ad ospitare una famiglia. Sono in totale una decina le persone attualmente inserite nel programma di accoglienza Sprar soltanto a Coggiola.
«E’ un progetto che sta funzionando – ammette il sindaco Gianluca Foglia Barbisin -. Attualmente sono una decina le persone che abitano a Coggiola e inserite nel progetto di accoglienza, quasi tutte hanno un lavoro, altri stanno imparando la lingua». E c’è anche una famiglia: «Abita nell’appartamento del palazzo comunale, è una coppia con un bimbo di un anno. Il padre lavora in una azienda di Pray e sono contenti». La precedente famiglia aveva lasciato invece l’alloggio facendo perdere le proprie tracce. «E’ normale che non tutti portino a termine il proprio percorso – riprende Foglia Barbisin -, ma ritengo che tramite questo progetto sia stato dato un contributo importante per l’immigrazione nel nostro Paese».
Lavoratori in Valsesia da Pray
Bilancio positivo anche per l’amministrazione comunale di Pray per quanto riguarda la gestione dello Sprar, come spiega il sindaco Gian Matteo Passuello: «Al momento abbiamo una ventina di persone accolte nelle varie strutture. Alcuni ragazzi lavorano in Valsesia in strutture turistiche. In paese si vedono poco, partono al mattino e tornano alla sera. Possiamo dire di essere soddisfatti perchè in questo modo chi entra nel programma Sprar ha la possibilità davvero di essere seguito e avviato a una professione». E sul futuro del progetto aggiunge: «Coggiola è il Comune capofila, dunque spetterà alla futura amministrazione decidere se proseguire. Al momento l’emergenza migranti sembra essere rientrata anche perchè i nostri centri ospitano meno persone rispetto a quelle previste inizialmente. Numeri piccoli che però portano anche a risultati importanti, quasi tutti i ragazzi che sono passati da Pray sono riusciti a completare il proprio percorso formativo e di inserimento».
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