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Prato Sesia, mostra fotografica per il primo anno di guerra in Ucraina

Sarà inaugurata in municipio venerdì 24 febbraio, a un anno dall’invasione russa.

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Prato Sesia, da venerdì 24 febbraio (a un anno dallo scoppio del conflitto in Ucraina) una mostra fotografica per ricordare che la guerra è reale.

A Prato Sesia una mostra fotografica sulla guerra in Ucraina

Su iniziativa del sindaco di Prato Sesia Alberto Boraso, il palazzo comunale ospiterà da venerdì 24 febbraio, giorno dell’anniversario, una serie di immagini che rappresentano i diversi momenti del conflitto russo-ucraino, con le sue devastazioni, la disperazione della gente, i soccorsi dal mondo. Fotografie che immortalano i momenti salienti, per impedire che la quotidianità faccia dimenticare ciò che succede a pochi passi da noi.

«È già dall’estate scorsa che volevo organizzare qualcosa: sembrava che ci si stesse un po’ dimenticando della guerra terrificante in atto in Europa – afferma Boraso –. Il fotografo milanese Leonardo Bellandi De Clemente, che da qualche tempo risiede nel paese, aveva sentito di questa mia volontà e mi ha fatto sapere di voler partecipare nella scelta di alcuni soggetti».

Un nuovo valore alle foto viste in TV

Prosegue il primo cittadino: «Abbiamo così deciso di esporre illustrazioni tratte dalla televisione che, quotidianamente, ci mostra scene significative. Il fatto che siano trasmesse dallo schermo del televisore le snatura e le rende “dimenticabili”; mentre noi vogliamo focalizzare l’attenzione sui fermo-immagine, che ci fanno ricordare gli orrori che abbiamo già visto e che possono ripresentarsi a noi in tutta la loro vividezza».

Un percorso nel municipio

Per far sì che la mostra venga vista da quanta più gente possibile, si è deciso di non collocarla in un unico locale, ma di costruire un percorso che attraversa gli uffici frequentati dal pubblico.

«Abbiamo previsto di collocare le fotografie nei due ingressi del municipio, quello degli uffici e quello che sale alla sala consiliare; da lì si potrà partire per percorrere i corridoi che portano alle varie stanze dell’esposizione, nella residenza comunale – spiega Boraso –. Abbiamo tracciato due percorsi leggermente diversi, allestendo nell’entrata più vicina alle scuole delle raffigurazioni un po’ meno cruente. Crediamo sia importante educare i bambini alla realtà e alla cronaca, visto che la guerra coinvolge in modo drammatico anche i loro coetanei ucraini».

In foto le bombe a Vinnycja, città dell’Ucraina situata a meno di 30 chilometri da Kyiv, colpita lo scorso luglio.

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