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Prato Sesia premia i poeti del concorso nazionale

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Prato Sesia premia i poeti del concorso nazionale.  Tanti erano i poeti che sabato hanno partecipato alla cerimonia di premiazione della 17esima edizione del concorso nazionale di poesia “Il castello di Sopramonte”, organizzato dal gruppo alpini di Prato, intitolato a don Antonio Guarneri, che ne fu presidente, oltre che ispiratore e fautore, e a Barbara Valsesia, sensibile poetessa, scomparsa prematuramente.

Prato Sesia premia i poeti del concorso nazionale

Per far fronte all’affluenza, gli organizzatori hanno dovuto creare dei gruppi che accedevano in tempi successivi al pur ampio spazio della palestra comunale, allestito scenograficamente, in maniera inappuntabile, dal capogruppo delle penne nere, Rocco Guastella.

Largo alle Nuove penne

Le Nuove penne, i bambini, che sono il futuro di questo concorso, per primi hanno letto le loro poesie. Il gruppo della quinta di Prato Sesia era accompagnato dalla maestra, Anna Rizzo, che ha voluto partecipare con una poesia dedicata ai suoi alunni, riassumendo il percorso scolastico di una classe che racchiude tante speranze per il futuro. Tra il pubblico era presente anche la dirigente dell’istituto comprensivo Curioni di Romagnano, Antonella Lora, che incoraggia e sostiene queste attività nelle scuole. La partecipante più piccina, Ginevra Delfini, di otto anni, ha letto la sua poesia sotto lo sguardo della mamma e della nonna, la poetessa Silvana Danesi Mottura. Davide Guglielmetti ha letto una poesia in lingua pratese, “Parlè da Prà” scritta con il papà Simone, nella quale ricorda anche quel prezioso strumento linguistico che è il Dizionario di don Antonio Guarneri.

Tra tradizione ed innovazione

Il gruppo dei poeti in vernacolo era numeroso, arricchito dalla presenza di linguaggi poetici diversi (il poeta che ha avuto il primo premio, Luigi Lorenzo Vaira, è cuneese), utilizzati per temi lirici, come la descrizione dei momenti di una delle prime giornate d’autunno in Valsesia, in una poesia di Gianfranco Pavesi, vincitore del secondo premio, o esempi di linguaggio ricercato, come nella poesia presentata da Mary Massara, vincitrice del terzo premio, seguita dal novarese Luigi Ceresa, o con temi legati all’occasione del concorso, come la poesia Prà, di Giorgio Salina, al quale è stato assegnato il quinto premio.

Poeti da tutte le regioni

L’ultima parte del pomeriggio è stata riservata ai poeti in italiano: tanti, di tutte le età, provenienti da regioni anche lontane, come la Toscana, da cui giungeva Giovanni D’Auria, un militare di stanza all’Accademia Navale di Livorno, che ha partecipato al concorso con la moglie, Enrica Notarfrancesca, entrambi premiati con Menzione di merito. Di Prato in Toscana, è la poetessa che ha ricevuto il primo premio, Tiziana Monari, seguita in classifica da Mariateresa Biasion, Provini Flavio, Barbero Biagio, Villa Corrado. Molta apprezzata la presenza di poeti giovani come il pratese Davide Ferraris, Silvia Garbarini, Fabiana Bianchi. Angelo Frasson ha sottolineato la partecipazione di Gaetana Loria, una volontaria della Protezione civile di Prato. Questo concorso, nella sua parte organizzativa, deve molto alla Protezione civile, che collabora attivamente e ha organizzato l’evento in modo impeccabile, seguendo con attenzione le norme anti-Covid. Le letture si sono succedute tra emozioni e commozioni: per alcuni era la prima volta che condividevano con il pubblico sentimenti, assenze, oppure momenti di gioia.

Premiato anche un frate

Anche quest’anno tra i premiati c’era Frate Lorenzo Giovanni Mauri, che ha presentato una poesia dedicata a quei delicati, ultimi, istanti che segnano il confine tra la vita e la morte, che per un credente è il passaggio alla vera Vita. Silvia Rovario, segretaria del concorso ha scritto le recensioni delle nuove penne e del vernacolo, mentre Moreno Tonioni, quelle delle poesie in lingua, molto apprezzate dai poeti stessi, che si sono sentiti descrivere in modo affettuoso e corretto. Hanno consegnato i premi il sindaco di Prato, Alberto Boraso, con la presidente Piera Mazzone e i membri della giuria Chiara Facciotti, Simonetta Rossi, Floranna Usellini, il capogruppo degli Alpini di Prato, Rocco Guastella, il rappresentante dell’Ana Valsesiana, Mauro Pallone. Boraso ha sottolineato come questo concorso, sempre più affermato, gli offra la possibilità di espletare uno dei compiti di primo cittadino.

Il poeta più anziano

Il più anziano dei poeti pratesi, Gioacchino Battaglia, 93 anni, ha declamato a memoria la poesia dedicata alle sue origini, suscitando molti applausi. Al termine, nel prato antistante la palestra, la moglie e la figlia del capogruppo degli alpini, con altri validi collaboratori, hanno preparato, un ricco rinfresco. Angelo Frasson ha ringraziato tutti per la riuscita dell’incontro, ed in particolare Bruno Braggion e Carla Piai, che l’hanno aiutato a preparare l’antologia, distribuita a tutti i poeti e nelle biblioteche del territorio.

 

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