Seguici su

Attualità

Quarona, i migranti ospitati a Valmaggiore si preparano a fare le valigie

Pubblicato

il

Scaduto il contratto di affitto per la “casa delle suore”, per gli oltre 30 profughi è  d’obbligo il trasloco

Tempo pochissimi giorni e i profughi oggi ospitati a Valmaggiore lasceranno l’ex casa delle suore. Si sono infatti conclusi i termini per la permanenza degli immigrati a Villa Chiarino, ma una proroga consente alla cooperativa che ne gestisce l’accoglienza (la Anteo) di utilizzare la struttura almeno fino a inizio agosto. I condizionali sono tutti d’obbligo, perchè di comunicazioni ufficiali non ce ne sono. «Nei giorni scorsi ho contattato più volte cooperativa e prefettura, ma nessuno ha saputo darmi indicazioni precise – spiega il sindaco di Quarona Sergio Svizzero -. Del resto il Comune non viene coinvolto nella gestione dei profughi, quindi mi ritrovo anch’io a dover aspettare per sapere qualsiasi cosa».

Quel che è certo è che il 20 luglio il contratto d’affitto scadeva; in un primo tempo era stato fissato per ottobre il termine per la permanenza dei profughi, poi però la congregazione della Sacra Famiglia, proprietaria dell’immobile, ha sottoscritto con un privato un preliminare di vendita. E tra le clausole per arrivare all’atto notarile c’era che la casa doveva essere libera dal 20 luglio. Concessa una proroga all’1 agosto, ci sono una decina di giorni per definire la destinazione dei migranti. A Villa Chiarino sono arrivati a viverci anche in 39, ma si tratta di un numero che, tra trasferimenti e nuovi arrivi, non è mai definitivo.

Ovviamente non si sa dove verranno spostati gli immigrati, che provengono da diverse zone dell’Africa oltre che dal Pakistan. Inizialmente sembrava che dovessero rimanere sul territorio comunale, poi le possibilità si aprivano a tutta la Valsesia. «Sinceramente non mi viene in mente un altro posto a Quarona in cui potrebbero venir ospitati – prosegue il primo cittadino -; non abbiamo vecchi ospedali e nemmeno alberghi dismessi che potrebbero servire allo scopo. Quel che è certo è che se dovessero restare sul territorio comunale diventa necessario organizzare iniziative significative che coinvolgano questi ragazzi come accade in altri centri. In questi mesi, quando ho chiesto se sarebbe stato attivato qualche progetto, anche in collaborazione con il Comune, mi è sempre stato risposto di no, perchè la loro permanenza a Valmaggiore era temporanea. Credo che nei prossimi giorni potremo sapere qualcosa in più».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook