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Signora, lei è morta. E l’Inps le blocca la pensione
Signora, lei è morta. E l’Inps le blocca la pensione. Si inceppa la burocrazia, una donna costretta a dimostrare di essere ancora viva…
Signora, lei è morta. E l’Inps le blocca la pensione
Una vicenda che dimostra ancora una volta che la burocrazia è più forte di ogni evidenza. Burocrazia di cui è finita vittima una 70enne del Torinese, che da due mesi non riceve la pensione.
E quando si è informata sul perché dei mancati pagamenti ha scoperto… di essere morta. Perlomeno per l’Inps, che l’ha anche invitata a dimostrare di essere ancora viva.
Per l’Inps è morta, pensione bloccata da due mesi
Come riporta Prima Torino, la vicenda ha per protagonista un’ex insegnante. La donna, andata in pensione nel 2004, ha sempre regolarmente ricevuto il suo accredito. Sino a luglio 2022, quando in banca non è arrivato più nulla. Così ha preso in mano il telefono e ha chiamato il suo istituto di credito per sapere il perché. La risposta dalla filiale è stata quasi da candid camera: “Signora, l’Inps ci ha comunicato che lei è morta”.
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Colpa di un’omonimia
L’errore sta nel fatto che in un Comune poco distante da Balangero è morta una donna omonima. L’Inps, dunque, ha confuso i due soggetti. E così la pensionata ha dovuto rivolgersi al Comune per farsi rilasciare la Dichiarazione di esistenza in vita, che ha dovuto spedire insieme alla carta d’identità alla banca (per non farsi bloccare il conto) e poi all’Inps (sia alla sede torinese che a quella centrale di Roma).
Nel frattempo ha dovuto fare mille telefonate, ma la situazione non si è ancora sbloccata. E solo quando riuscirà a dimostrare di essere viva e vegeta allora potrà avere anche gli arretrati, sino a quel momento dovrà pazientare…
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