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Trivero sui rifiuti sbagliano i sindaci ambientalisti | L’opinione

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Trivero sui rifiuti sbagliano i sindaci ambientalisti. l’opposizione di “Progetto per Trivero” punta il dito contro le politiche della giunta in merito all’aumento dei rifiuti.

Trivero sui rifiuti: la posizione della minoranza

«Dopo due mandati del sindaco ambientalista Massimo Biasetti – accusa Piero Casula – oggi Trivero ha una delle peggiori percentuali di tutta la provincia per quanto riguarda la raccolta differenziata. E adesso che la palla è passata al suo successore Mario Carli, abbiamo anche le bollette più care degli altri». L’aumento era stato comunque annunciato dall’amministrazione comunale nei mesi scorsi. «E’ vero – riprende -. Era stato detto che sarebbe stato un aumento generalizzato. In realtà a me sembra che riguardi il nostro Comune soltanto, non ho sentito di salassi in altri centri del Biellese… Questo aumento dimostra il fallimento su tutta la linea dell’attuale modalità di raccolta. E dire che quando era partita, addirittura l’ex presidente di Seab Silvio Belletti con l’amministrazione dell’ex sindaco Biasetti ci avevano promesso pure gli sconti».

«Rivedere la raccolta differenziata»

Per “Progetto per Trivero” bisognerebbe rivedere la raccolta differenziata: «Ogni volta diciamo le solite cose, l’amministrazione non ci ascolta e i cittadini pagano. Il problema è rappresentato dai costi del servizio: far girare i camioncini ogni giorno anche verso l’alto Triverese vuol dire una spesa non indifferente. I costi fissi ci sono e per di più vengono divisi tra sempre meno utenti, è così che la bolletta aumenta». Critica la posizione di Casula: «Questa amministrazione considera normale attuare salassi per coprire le spese, invece che cercare soluzioni».

Questione plastica

E Casula non digerisce neppure la gestione del “Riciclia point” attivato alla fine della scorsa estate a Ponzone: «Dopo otto mesi, l’amministrazione non ha ancora detto quali sono gli incentivi di cui può usufruire un cittadino che conferisce correttamente le bottigliette di plastica nella macchinetta posta nel piazzale della Coop. Eppure, a quanto dichiarato dalla vice sindaco, il Comune ha un ritorno economico nella vendita di questa plastica “buona”. Peccato che sembra non siano previsti nè bonus da spendere nei negozi convenzionati, come fa per esempio Brusnengo, nè tanto meno sconti sulla Tari, adottati da altri Comuni. In compenso, partono i controlli contro chi non gestisce correttamente il composter: così chi magari adesso lo usa solo ogni tanto, chiuderà la pratica e non lo userà più del tutto».  Infine, ce n’è anche per la macchinetta dell’acqua e del detersivo: «Era stato presentato come un bellissimo progetto poi, come sempre, l’entusiasmo finisce e si passa ad altro…»

Foto d’archivio

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