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Valduggia ultimo abbraccio al giovane veterinario
Valduggia ultimo abbraccio al giovane veterinario. Si è fermato il paese lo scorso fine settimana per poter dare l’ultimo abbraccio a Gian Paolo Tonetti, il giovane veterinario che ha perso la vita in un incidente stradale.
Valduggia ultimo abbraccio al giovane veterinario
Nella sua Valduggia si sono ritrovate tantissime persone per accompagnare il medico 37enne nell’ultimo viaggio, come segno di profonda stima e affetto per una persona che ha saputo farsi volere bene sia sotto l’aspetto professionale che nella vita sociale.
Il feretro è stato portato a spalla da sei amici all’interno della chiesa parrocchiale di San Giorgio, tra la commozione dei presenti che hanno seguito la cerimonia funebre celebrata da quattro sacerdoti. Tonetti ha lasciato i genitori Gian Attilio e Paola, la fidanzata Giulia, la nonna Maria, gli zii Anna e Franco, le cugine Elena ed Elisa.
Il lavoro
Dopo gli studi universitari in veterinaria, Gian Paolo Tonetti era tornato in Valsesia a lavorare con appassionato entusiasmo. Accanto alla professione, che lo aveva portato a lavorare con diversi allevatori della zona della Valsesia e della Valsessera, si era anche dedicato all’apicoltura e all’artigianato del legno. Ricopriva alcuni incarichi, era presidente della sezione di Borgosesia di Coldiretti Vercelli-Biella, e in passato era stato alla guida della Pro loco di Valduggia favorendone la rinascita dopo un periodo di oblio con iniziative quali la “Corrida olè” e la “Festa di fine estate”.
Il ricordo della Soms
A unirsi al cordoglio per la scomparsa di Tonetti c’è anche la Società operaia di mutuo soccorso di Varallo:
«E’ sempre un dolore quando perdiamo un amico, un socio, un artigiano con cui abbiamo condiviso passione, esperienze. Questo dolore diventa però un dramma quando ci raggiunge l’annuncio della morte di un giovane perché oltre a perdere le conoscenze, la manualità, la bravura, perdiamo il futuro.
Gianpaolo Tonetti è mancato improvvisamente a soli 38 anni e siamo qui increduli a ricordare quel tratto della vita che abbiamo condiviso anche con i suoi famigliari tutti dediti e sensibili ai temi dell’artigianalità artistica. In quell’ambiente lui ha maturato e sviluppato una grande manualità nell’intaglio su legno a punta di coltello che aveva affinato anche con i consigli di Renzo Guglielminetti giungendo vincitore al primo concorso di intaglio di Varallo. La sua competenza e i valori dell’insegnamento trasmessi dalla mamma maestra hanno portato Gianpaolo alla creazione di corsi di intaglio, corsi strutturati che partivano dalla conoscenza dei legni, al disegno e infine alla gestualità dell’incisione.
Lo vogliamo però ricordare giocoso e gioioso in quella che per noi e per lui è stata un’esperienza gratificante: il corso di intaglio per i bambini. Non più su legno ma l’idea di usare pezzi di sapone, con attrezzi elementari non pericolosi, per dare a tutti il regalo di un oggetto comune trasformato dalle piccole mani in opera d’arte.
Alla Bottega dell’Artigianato di Varallo sulla parete c’è appeso un piatto intagliato: non è mai stato in vendita e non lo sarà mai. E’ quello con cui Gianpaolo si era dimostrato il migliore».
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