Varallo presenta il suo costume tipico: festa in piazza. Le foto

Varallo presenta il costume tipico: è stato riscoperto grazie alle ricerche di Monica Ingletti.

Varallo presenta il costume

Un pezzo di storia ritrovato: anche Varallo ora ha il proprio costume tipico. Dopo lunghe ricerche anche la cittadina ai piedi del Sacro Monte può finalmente sfoggiare il proprio costume valsesiano che da ormai molti anni mancava dalle occasioni ufficiali. Un costume molto più semplice di quelli del resto della valle e senza puncetto ma con soltanto poco pizzo, caratterizzato inoltre da una fattura molto particolare per quanto riguarda le maniche del giacchetto che risultano arricciate. Di color mattone, è abbinato a un grembiule azzurro con una balza che richiama il colore giallo dello foulard.

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Le fonti

Il costume, che è stato presentato sabato pomeriggio in piazza San Carlo, è tornato alla luce grazie alle ricerche di Monica Ingletti, iniziate con le testimonianze delle persone più anziane e proseguite cercando riscontri nel materiale a disposizione, dipinti (tra i quali lo scorcio varallese di Giovanni Avondo ora in Pinacoteca), cartoline e altre illustrazioni tra le quali quella dedicata all’Esposizione Valsesiana del 1905, ma la conferma si è avuta grazie alla scoperta dell’unico esemplare repertato ed esistente e “Museo Civico delle Civiltà dell’Eur” a Roma dove giunse tra il 1909 e il 1910.

L’invito

«Prima di me – ha spiegato Ingletti – Enrica Colombo già da giovanissima si era interessata alla questione e nel 1983, in occasione di un concorso dedicato agli antichi costumi, con la madre, la sorella e Luciana Farinone aveva cercato notizie e preparato l’abito di Varallo ma in una versione che successivamente si è scoperto essere ottocentesca”. Dopo la presentazione, Ingletti ha rivolto un invito alle ragazze e donne varallesi di farsi confezionare il costume e di indossarlo per le occasioni ufficiali. La serata di sabato si è poi conclusa con la distribuzione della polenta e tapelucco in piazza Vittorio con più di 200 porzioni, preparata dal “Gruppo degli Alpini” di Morondo, mentre domenica a causa della pioggia è stato annullato l’evento dedicato agli antichi mestieri.

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