Dopo la grandinata Borgosesia fa la conta dei danni. LE FOTO

Dopo la grandinata Borgosesia fa la conta dei danni. Il maltempo dell’altra mattina ha lasciato il segno su orti, giardini e anche autovetture.

Dopo la grandinata Borgosesia fa la conta dei danni

Sono stati dieci interminabili minuti di devastazione. E nelle ore successive Borgosesia ha fatto la conta dei danni provocati dalla grandinata che si è abbattuta all’alba di mercoledì sul territorio. Evidenti le tracce del passaggio, e i danni soprattutto alle coltivazioni e alle auto. E’ stato il momento cruciale dell’instabilità che nella notte ha colpito il Piemonte.

In zona è Borgosesia ad aver scontato la fase più acuta di temporali e nubifragi. Qualche minuto dopo le 6 si è abbattuta la grandinata, accompagnata da raffiche di vento e scrosci violenti. Per almeno una decina di minuti sono caduti chicchi di ghiaccio grandi come noci, nel capoluogo e nelle frazioni. Le strade si sono presentate imbiancate, come al termine di una nevicata. E non solo: foglie, rami e rifiuti vari, trascinati dalla forza del vento, hanno invaso vie e cortili. I danni erano già evidenti nella giornata di ieri. Ovviamente devastati orti, giardini e frutteti: le perdite al comparto agricolo saranno da quantificare nei prossimi giorni. Quel che è certo è che in alcune zone tutto è andato distrutto.

Danni anche alle auto

Si segnalano a centinaia i danni alle auto in sosta, tra vetri sfondati e carrozzerie rovinate. Molti cittadini si sono ritrovati anche con tende da sole e finestre velux spaccate.

Sono state danneggiate anche le tettoie in policarbonato che ricoprono la parte centrale dei loculi del cimitero di via Partigiani. Segnalato anche il distacco di un cavo elettrico in una delle vie interne di Aranco. Un paio d’ore dopo la grandinata, il personale della Seso era al lavoro per ripulire foglie e rifiuti nei punti della città più esposti.

«C’è voluta tutta la mattina solo per dedicarsi a viale Varallo e nell’area tra piazza Cavour e via Vittorio Veneto – spiega il sindaco Fabrizio Bonaccio -. Tanti sono i danni alle coltivazioni, ai giardini e alle auto. Almeno non abbiamo avuto danneggiamenti considerevoli nelle proprietà pubbliche, se si esclude parte della copertura centrale del cimitero che è stata passata da parte a parte dai chicchi di grandine».
Le foto ci sono state inviate da un lettore, che ringraziamo di cuore

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