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Ospedale di Borgo, a gennaio 16 posti di continuità assistenziale
Intanto avanzano i lavori al pronto soccorso: il cantiere dovrebbe chiudere a fine anno.

Ospedale di Borgo, a gennaio 16 posti di continuità assistenziale. Intanto avanzano i lavori al pronto soccorso: il cantiere dovrebbe chiudere a fine anno.
Ospedale di Borgo, a gennaio 16 posti di continuità assistenziale
Il piano di rilancio dell’ospedale di Borgosesia prosegue. Dopo l’approvazione della Regione, l’Asl aveva annunciato riunioni cadenzate proprio per monitorare l’avanzamento dello stato dei lavori. Il 15 ottobre si è svolto l’ultimo incontro.
Si punta sull’aumento dei posti letto per la continuità assistenziale mentre gli ambulatori ostetrico-ginecologici hanno registrato il tutto esaurito per le prenotazioni. E’ attivo da qualche settimana l’ambulatorio chirurgico ortopedico della mano che non era previsto in passato. Sul fronte del reparto di oculistica il numero degli interventi è previsto al rialzo.
I 16 posti di Cavs
«Per quanto riguarda l’attivazione dei posti letto Cavs (continuità assistenziale a valenza sanitaria) e Cavs riabilitativi, il sopralluogo effettuato il 6 ottobre ha confermato gli spazi individuati – spiega il direttore dell’Asl Marco Ricci -. L’avvio delle attività sarà subordinato al reperimento del personale necessario. E’ prevista una prima attivazione di 16 posti letto a partire da gennaio 2026, con il successivo completamento del totale dei posti letto».
Nello specifico per i Cavs riabilitativi, dal 4 dicembre è prevista l’arrivo di quattro medici fisiatri che, su base volontaria, garantiranno la copertura delle ore giornaliere necessarie a Borgosesia. Saranno inoltre necessari due fisioterapisti, per i quali è già disponibile una graduatoria utile. Per il personale Oss è disponibile una graduatoria, mentre la situazione relativa agli infermieri è in corso di definizione. In merito agli spazi, il servizio di “Prevenzione e protezione” ha effettuato un sopralluogo confermando l’idoneità dell’area individuata per la palestra riabilitativa.
Ambulatori aperti fino alle 17
L’estensione degli orari ambulatoriali fino alle 17 procede in linea con il cronoprogramma, con alcune temporanee limitazioni di personale gestite mediante rotazioni interne. «Alcuni ambulatori, quali diabetologia e oncologia, saranno attivati con l’ingresso delle nuove assunzioni già in corso di selezione», sottolinea Ricci. L’estensione dell’orario di apertura ambulatoriale fino alle 17 è operativa.
Vari ambulatori specialistici sono stati avviati, tra cui cardiologia, chirurgia, endocrinologia, ortopedia, pediatria, reumatologia, urologia e radiologia. «L’obiettivo di incremento dell’attività chirurgica (+150 interventi) appare ampiamente raggiungibile – osserva in una nota l’azienda sanitaria -. È previsto l’inserimento di ulteriore personale sanitario per sostenere i volumi di attività programmati per il 2026».
Gli ambulatori pediatrici
Altra novità per i bambini. Gli ambulatori pediatrici sono attivi e prenotabili al Cup, con un andamento regolare delle attività. «In vista del 2026, dopo la dismissione delle cooperative, si prevede l’inserimento di medici presenti in graduatoria di concorso, per garantire la piena copertura dei turni», fa presente la direzione.
L’ambulatorio di cardiologia è regolarmente operativo. «Sono in corso le attività per l’attivazione di quattro posti letto di degenza cardiologica » viene ancora spiegato. In merito all’installazione di una risonanza magnetica sono stati completati i sopralluoghi.
«Ovviamente l’intervento è vincolato alle valutazioni dell’HTA regionale e alle tempistiche della successiva gara europea – spiegano dall’azienda. L’acquisto di una Risonanza magnetica a basso campo permetterebbe una significativa riduzione dei tempi di realizzazione. L’ambulatorio per lesioni complesse è già attivo da metà mese, rispettando i tempi indicati dal cronoprogramma».
Il percorso per le gestanti
Buone notizie arrivano dagli ambulatori ostetrico-ginecologici che hanno registrato una rapida saturazione delle agende Cup con utenza proveniente anche da fuori Valsesia. Pertanto, ci si è proposti di riservare una quota di prenotazioni ai residenti e di aumentarla progressivamente in base alla domanda, così da consentire un equilibrio tra fabbisogno locale e richiesta regionale.
A partire dal 6 ottobre il punto nascita del presidio di Borgosesia è stato chiuso. «Contestualmente, è stato attivato il percorso definito di presa in carico delle gestanti, finalizzato alla gestione del parto a basso rischio e al supporto del puerperio, garantendo continuità assistenziale e appropriatezza delle cure», ricorda la direzione dell’Asl. Il cronoprogramma dei lavori di ampliamento del Pronto soccorso prevede la conclusione entro il 31 dicembre, mentre sono in corso le attività di definizione delle dotazioni e delle attrezzature necessarie per l’entrata in funzione dei nuovi spazi.
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