Borgosesia e dintorni
Tentata violenza, terza condanna per un valsesiano. «Voglio curarmi»
Pena di tre anni e quattro mesi per l’uomo che già nel 2018 aveva inseguito e rotto il naso a una giovane barista.
Tentata violenza, terza condanna per un valsesiano. «Voglio curarmi». Pena di tre anni e quattro mesi per l’uomo che nel 2018 aveva rotto il naso a una giovane barista.
Tentata violenza, terza condanna per un valsesiano. «Voglio curarmi»
Durante il processo, l’uomo ha rivolto le sue scuse alla giovane vittima, e ha chiesto inoltre ai magistrati di essere seguito e curato da un centro specializzato per un recupero psicologico. Per il momento, però, è stato deciso che resterà in carcere. E’ stato il tribunale di Sassari a condannare a tre anni e quattro mesi il 46enne valsesiano che era stato arrestato all’inizio del 2023 nella città sarda per aver messo le mani addosso, in pieno centro storico, a una giovane di 23 anni.
Le altre condanne
L’uomo è recidivo: si tratta infatti della stessa persona già condannata in primo grado a 2 anni e 4 mesi per aver spaccato il naso nel 2018 a Varallo a una giovane barista, che aveva cercato di trascinare fuori dalla sua auto nel tentativo di palpeggiarla. Una vicenda che aveva fatto molto parlare in Valsesia e che si era conclusa con l’individuazione del colpevole grazie all’utilizzo della videosorveglianza. La difesa aveva sollevato anche alcuni dubbi sull’indagine condotta dagli inquirenti, ma questo non era bastato per evitare all’uomo la condanna
Nel 2020, un altro episodio analogo, accaduto però a Vercelli, tra l’altro non molto dopo aver finito di scontare gli arresti domiciliari per il primo. In quell’occasione il valsesiano, che aveva passato la serata in un locale, aveva inseguito una ballerina per una ventina di chilometri, l’aveva fatta uscire con violenza dalla macchina e l’aveva picchiata dopo un suo rifiuto.
L’intervento di un passante, che aveva allertato le forze dell’ordine si era rivelato provvidenziale per la vittima, e il molestatore seriale era stato nuovamente condannato.
L’ultimo episodio
All’inizio di quest’anno, però, ci è ricascato, stavolta in Sardegna, dove nel frattempo si è trasferito. E anche in questo caso (era la sera del 23 gennaio) in soccorso della vittima è intervenuto un uomo che, attirato dalle urla, è riuscito a bloccarlo, fino all’arrivo di una volante della polizia che si trovava da quelle parti.
Gli agenti hanno così arrestato il valsesiano in flagranza, mentre la giovane si è costituita parte civile nel procedimento in primo grado. L’uomo è stato giudicato con il rito abbreviato e la condanna decisa dal giudice è stata perfino più severa di quella richiesta del pubblico ministero, che era stata di 36 mesi.
Come accennato, durante il procedimento ha fatto le sue scuse alla donna e ha invocato per sé una qualche forma di cura per evitare che questi episodi si ripetano. Valuteranno i giudici.
Foto d’archivio
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