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Tifosi urlano “scimmia” all’avversario: il Borgo calcio costretto a giocare a porte chiuse

Decisione del giudice sportivo dopo il brutto episodio di domenica a Borgomanero.

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Tifosi urlano “scimmia” all’avversario: il Borgo calcio costretto a giocare a porte chiuse. Decisione del giudice sportivo dopo il brutto episodio di domenica a Borgomanero.

Tifosi urlano “scimmia” all’avversario: il Borgo calcio costretto a giocare a porte chiuse

Il Borgosesia calcio costretto a giocare domenica a porte chiuse contro il Settimo, e multato per 350 euro. E’ la decisione del giudice sportivo a seguito del brutto episodio avvenuto domenica sul campo di Borgomanero.

Alcuni tifosi hanno infatti iniziato a urlare “scimmia” all’indirizzo di un giocatore di origini africane, Jean Enrico Kouadio. E’ avvenuto nel corso della sfida in seguito a uno scontro di gioco tra un granata e un agognino. Sul momento non c’è stata nessuna sospensione della gara, nessuna rinuncia da parte dei giocatori in campo come è capitato in altri casi che purtroppo si sono verificati sui campi in caso di insulti razzisti.

Il gioco è ripreso regolarmente. Solo al termine della gara, nello spogliatoio il direttore sportivo dell’Accademia Borgomanero Massimo Autunno, insieme al presidente Filippo Arbellia e al giocatore si sono recati dal direttore di gara chiedendo di inserire a referto quanto avvenuto.
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La prova del video

Oltre alle testimonianze, c’è anche un video ripreso dalla tribuna opposta che potrebbe aver pesato nelle decisioni federali. Ma a riferire tutto all’arbitro è stato soprattutto il guardalinee più vicino. Sta di fatto che il giudidice sportivo ha deciso di sanzionare i granata «per il comportamento dei propri sostenitori che durante il secondo tempo della gara, hanno ripetutamente pronunciato insulti di carattere discriminatorio e razzista nei confronti di un giocatore della squadra avversaria».

«La circostanza è stata segnalata dall’Assistente arbitrale numero 2 al direttore di gara. Non sussistono circostanze attenuanti che possano in qualche modo mitigare la responsabilità della società, considerato che i suoi dirigenti sono stati inermi di fronte al comportamento dei propri tifosi».

Come accennato, la società dovrà pagare un’ammenda di 350 euro e giocare domenica nello stadio vuoto.

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