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Torna il centro Alzheimer in Valsesia: ecco come sarà “Casa Doccio”. LE FOTO

Per l’autunno si prevede di assegnare i lavori. Resterà attiva anche la struttura di Portula.

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Torna il centro Alzheimer in Valsesia: ecco come sarà “Casa Doccio”. Per l’autunno si prevede di assegnare i lavori. Resterà attiva anche la struttura di Portula.

Torna il centro Alzheimer in Valsesia: ecco come sarà “Casa Doccio”

In autunno saranno affidati i lavori del nuovo centro diurno Alzheimer di Doccio a Quarona e in Valsesia tornerà un servizio assente ormai da oltre un decennio. «E’ stato affidato il progetto esecutivo per la realizzazione della struttura – conferma infatti il presidente dell’Unione montana Valsesia Francesco Pietrasanta -. Prevediamo tra settembre e ottobre di andare all’appalto». E tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 potranno patire i lavori.

«La progettazione è dello studio “Riadatto” che si è aggiudicato l’incarico – spiega Pietrasanta -. Siamo arrivati alla fase esecutiva per poter procedere all’appalto generale dei lavori».

Fondi da Piano rinascita e resilienza

Si tratta di un intervento da 3 milioni di euro provenienti dal fondo Pnrr. L’assegnazione del bando è frutto di un intenso lavoro politico e amministrativo, che ha visto importanti sinergie tra gli uffici dell’Unione e quelli del Comune di Quarona, proprietario della struttura.

«Abbiamo lavorato molto intensamente su questo progetto insieme all’assessore ai servizi socio-assistenziali Francesco Nunziata e a tutta l’amministrazione dell’ente montano», ricorda Pietrasanta.

Il nuovo edificio sorgerà nell’ex Casa delle Suore appunto di Doccio e sarà finalizzato al potenziamento e all’incremento dell’offerta socio-assistenziale. «Siamo stati gli unici in Provincia ad aver preso il contributo del Pnrr – spiega ancora Pietrasanta -. E questo ci permette di recuperare un edificio storico. Ma anche di riportare in Valsesia il centro Alzheimer. Sono passati ormai troppi anni».

Il servizio era ospitato a Quarona, poi il centro era stato chiuso e gli utenti trasferiti a Portula, sempre gestito dall’Unione montana Valsesia.

Un problema sempre più pressante

«Il centro – spiega Pietrasanta – serve per andare a garantire la copertura di una problematica in espansione e che richiede una attenzione elevata. Nella nuova “Casa Doccio” aumenteremo i posti a disposizione per le persone che necessitano assistenza in modo da ridurre i costi di trasporto e agevolare le famiglie di un ampio territorio, che qui avranno un punto di riferimento in posizione comoda e facilmente raggiungibile».

Rimarrà comunque attivo anche il centro Alzheimer di Portula che in questi anni ha ospitato tutti gli utenti delle due valli, e anche i servizi nell’ambito del progetto “La Pagina Bianca”.

Il progetto: due nuovi edifici

A Casa Doccio verranno realizzati due nuovi volumi accanto al corpo principale, in modo da poter realizzare spazi con diverse funzioni: il centro diurno Alzheimer, un centro di ricerca per lo sviluppo di ausili per la disabilità, uno spazio-laboratorio per bambini e ragazzi e infine un’area per attività sportive.

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