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Truffa “Caro nipote” a Borgosesia e Romagnano: prime condanne

Smantellata una banda con base a Novara: colpiti almeno 27 anziani in Piemonte e Lombardia, bottino da 400 mila euro. 

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Truffa “Caro nipote” a Borgosesia e Romagnano: prime condanne. Smantellata una banda con base a Novara: colpiti almeno 27 anziani in Piemonte e Lombardia, bottino da 400 mila euro.

Truffa “Caro nipote” a Borgosesia e Romagnano: prime condanne.

Avevano colpito con la truffa del “Caro nipote” anche a Borgosesia e a Romagnano, simulando emergenze familiari per trarre in inganno persone fragili e sole. Ora, per l’organizzazione criminale smantellata nell’ambito dell’operazione “Caronte”, arrivano le prime condanne. Un’inchiesta che ha svelato la rete di una banda con base a Novara che aveva già messo a segno almeno 27 colpi in Piemonte e Lombardia, per un bottino complessivo stimato di 400 mila euro.

Già a Dicembre 2024, il sindaco di Borgosesia era sceso in campo con una campagna di sensibilizzazione, invitando gli anziani a prestare attenzione al presentarsi di questi episodi.

Una struttura organizzata

Il gruppo, secondo l’accusa, aveva una sua struttura, composta da telefonisti, incaricati al ritiro della “merce” (contanti e gioielli), intestatari fittizi di veicoli, diretti da un capo ancora ignoto. Tra gli imputati, molti sono nomadi di origine polacca residenti a Novara, affiancati da complici italiani domiciliati in diverse zone del Piemonte.

Le prime condanne e il processo in arrivo

A Vercelli, in udienza preliminare, sono arrivate quattro condanne con rito abbreviato: a 4 anni e 4 mesi di reclusione all’uomo ritenuto il fulcro dell’organizzazione, pene più lievi per altri tre. Il processo è fissato per l’8 ottobre. Previsti anche risarcimenti provvisionali per le vittime a riconoscimento dei danni materiali e morali subiti.

Anche a Borgosesia e Romagnano si sono verificati episodi simili attuati con la tecnica del “Caro nipote”: una voce al telefono si fingeva figlio o nipote in difficoltà dopo un incidente. Subito dopo, entrava in scena un falso avvocato, carabiniere o medico che richiedeva denaro urgente per coprire spese legali, oppure acquistare presunti farmaci salvavita o di terapie costosissime in arrivo dalla Svizzera.

Gli anziani le vittime più colpite dalle truffe

Le vittime? Anziani ultraottantenni colpiti nel punto più sensibile: la famiglia.  «Gli investigatori hanno svolto un lavoro eccellente – ha commentato l’avvocato Raffaele Perrotta, legale di una delle parti civili – tanto che altre procure italiane hanno richiesto gli atti per approfondire eventuali casi in altre regioni».

L’operazione “Caronte”, chiusa nel 2023 dalla polizia, ha così portato alla luce una realtà criminale che si muoveva con freddezza e nessuno scrupolo.

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