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Valduggia in lutto per Stefano Ottinetti: aveva solo 61 anni

Aveva 61 anni e abitava in frazione Lebbia con il fratello gemello Angelo.

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Valduggia in lutto per Stefano Ottinetti: aveva solo 61 anni. Aveva 61 anni e abitava in frazione Lebbia con il fratello gemello Angelo.

Valduggia in lutto per Stefano Ottinetti: aveva solo 61 anni

Giorni di lutto a Valduggia per la scomparsa di Stefano Ottinetti, persona molto conosciuta in paese per il carattere allegro e la disponibilità. Aveva 61 anni e abitava in frazione Lebbia con il fratello gemello Angelo. Il funerale è stato celebrato giovedì pomeriggio nella chiesa parrocchiale di San Giorgio.

Nato il 14 aprile 1962, aveva dedicato la vita al lavoro e agli amici, mantenendo un legame molto stretto con il fratello: «Stefano è sempre stato una persona allegra e socievole – ricorda il gemello Angelo -, lo era da bambino, da ragazzo e da adulto. Anche nei momenti più difficili, riusciva sempre a dare una mano, aveva sempre un conforto per chiunque. Eravamo molto legati, siamo sempre stati la forza l’uno per l’altro. Abbiamo condiviso tutto, dagli amici, alle vacanze, alla nostra casa».
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Una vita al lavoro nelle ditte della zona

Stefano Ottinetti aveva lavorato per quarant’anni come operaio per alcune ditte valduggesi: «Anche se spesso il lavoro era faticoso, non si lamentava. Gli piaceva il suo lavoro, lo affrontava con serietà e serenità».

Tra i molti compaesani che ricordano con affetto Ottinetti c’è anche il sindaco Luca Chiara: «Lo conoscevo molto bene – dice -, eravamo vicini di casa a Lebbia. Stefano era una persona davvero solare, sempre presente alle manifestazioni del paese. Insieme a suo fratello erano sempre in prima linea per il divertimento, portavano sempre il sorriso e l’armonia ovunque».

Tanti messaggi sui social

Il lutto di Valduggia per la morte Stefano Ottinetti è testimoniato dai tanti messaggi di cordoglio lasciati sui social: «Sei stato un grande amico e un grande lavoratore con cui ho condiviso moltissimi anni di esperienza. Mi hai insegnato molte cose con l’umiltà che avevi sul lavoro. E la tua disponibilità con gli amici era una cosa indescrivibile» lo dice un amico.

E ancora altri ricordi che confermano la commozione di quanti lo conoscevano: «Quante serate passate insieme al Polo, quando ti aspettavamo che arrivassi con la tua mitica 205 Rally. Ci mancherai», e chi rammenta i tempi della scuola: «Ti ricordo bambino in classe. Voi gemelli vi siete sempre distinti perchè eravate sempre allegri e vivaci».

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