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La Valsesia ricorda Prosino, industriale impegnato per la cultura
Celebrato lunedì il funerale nella chiesa parrocchiale di Borgo.

La Valsesia ricorda Prosino, industriale impegnato per la cultura. Celebrato lunedì il funerale nella chiesa parrocchiale di Borgo.
La Valsesia ricorda Prosino, industriale impegnato per la cultura
E’ stato celebrato nel pomeriggio di ieri, lunedì 1 settembre, il funerale di Carlo Alberto Prosino, storico imprenditore e uomo profondamente legato al suo territorio. Si è spento venerdì sera all’età di 87 anni, lasciando la moglie Rosanna e il figlio Pietro.
Un lutto che ha colpito un’intera comunità, dove Prosino ha saputo lasciare un’impronta indelebile, fatta di passione, visione e operosità. L’uomo viveva in frazione di Valbusaga, località a cui aveva regalato un parco per bambini e famiglie.
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Un’impresa di famiglia
Era stato il cuore e l’anima della storica impresa “Prosino srl – Borgosesia rings” attualmente a Grignasco, specializzata nella produzione di anelli per la filatura e per cuscinetti a sfera e a rulli. Una realtà industriale che, in 79 anni di attività, si è trasformata in un’eccellenza non solo per la Valsesia, ma anche sul piano internazionale.
Grazie all’intraprendenza di Carlo Alberto, assieme al fratello Cipriano, la società ha saputo farsi conoscere in tutto il mondo. Era lui, personalmente, a volare di continente in continente (dall’America alla Cina) per presentare i propri prodotti e curarne la promozione.
E alla sede originaria di via Vittorio Veneto a Borgosesia si aggiunsero nuovi locali, ma le difficoltà logistiche spinsero alla costruzione di un moderno stabilimento nell’area industriale di Grignasco, dove la realtà produttiva si trasferì nel 1989.
Il titolo di Cavaliere del lavoro
Per Carlo Alberto il lavoro era una vera vocazione, vissuta con senso del dovere, umiltà e rigore. Per il suo impegno gli fu conferito il titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
In ambito associativo fu anche al vertice dell’allora Unione industriale, nonché membro del consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di risparmio di Vercelli. Fu assessore esterno a Borgosesia dal 1997 al 2003 dopo che nei primi anni Ottanta era stato eletto consigliere comunale.
L’impegno per la cultura
Ma l’imprenditore era anche molto altro: un uomo di cultura e di comunità. Particolarmente legato a Borgosesia, fu presidente dell’Orchestra di Fiati, che sostenne in ogni occasione. Fu sua l’idea del concerto di gala annuale, che ancora oggi si ripete con grande partecipazione. Nel 2017, per il suo infaticabile supporto, fu insignito di un riconoscimento dall’allora presidente Rino Cereda.
Per anni fu nel direttivo della Società valsesiana di cultura, impegnata nella valorizzazione del patrimonio culturale locale. Anche nel più recente rinnovo del consiglio direttivo, il suo nome figurava tra quelli dei volontari.
È stato presidente del Lions Club Valsesia e, nel 2005, in occasione del trentennale del Club, sostenne la pubblicazione del volume “Valsesia giacobina e liberale”, contribuendo ad approfondire un periodo storico poco esplorato.
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