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Cronaca

Accoltella alla gola un connazionale: arrestato marocchino

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Accoltella alla gola un connazionale: arrestato marocchino. Nelle prime ore del mattino del 6 ottobre, è finita la fuga di J.B. di 32 anni, di origini marocchine che, utilizzando un coltello a serramanico, ha ferito gravemente alla gola un suo connazionale causandogli uno sfregio permanente consistente in una vistosa cicatrice sulla parte anteriore del collo della lunghezza di oltre 20 cm.

Accoltella alla gola un connazionale: arrestato marocchino

L’episodio era avvenuto nella notte di domenica 1 agosto in seguito ad una violenta lite per futili motivi tra giovani originari del Marocco, all’interno di un appartamento di Novara in via Gnifetti. Ad allertare la Polizia di Stato era stato un vicino di casa allarmato delle grida che provenivano dall’appartamento; all’arrivo sul posto gli agenti hanno trovato sulle scale condominiali l’aggredito che presentava una profonda lacerazione da arma da taglio sul collo con copiosa fuoriuscita di sangue.

Vittima

Come riporta Prima Novara la vittima, che stava iniziando a palesare sintomi di svenimento e confusione dovute alla copiosa perdita di sangue dalla ferita, prima di essere soccorso da personale del 118 ed essere trasportato d’urgenza presso il locale pronto soccorso, aveva riferito di essere stato accoltellato a casa sua da un suo connazionale che, fuggito a bordo di un’autovettura scura, conosceva solo per nome.

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L’attività della Squadra Mobile di Novara ha permesso di identificare compiutamente l’uomo raccogliendo consistenti elementi a suo carico al fine di comprovare le sue responsabilità nel gesto. Il quadro accusatorio, vista la gravità delle condotte poste in essere in considerazione della pericolosità sociale mostrata e della facile previsione di una reiterazione del delitto, è stato pienamente condiviso dall’Autorità Giudiziaria che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell’autore del reato che nel frattempo aveva fatto perdere le sue tracce in città.

Rifugio

Le successive operazioni info-investigative hanno permesso di scoprire che J.B., per sottrarsi alla Giustizia, aveva trovato rifugio da una donna, con la quale aveva una relazione sentimentale, in un appartamento della periferia di Milano in un’area di edilizia popolare. Il servizio di appostamento ha consentito inizialmente di riconoscere la donna in questione ed il suo successivo pedinamento ha permesso di individuare l’alloggio ove il catturando si nascondeva.

J.B. è stato quindi tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale San Vittore di Milano a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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