Cronaca
Botte e insulti alla compagna incinta di otto mesi: condannato
Botte e insulti alla compagna incinta di otto mesi: 25enne condannato a un anno e mezzo.
Botte e insulti alla compagna incinta
Due anni di violenze fisiche e verbali, che non si sono fermate neanche verso il termine della gravidanza, appena un mese prima di partorire. Risale al 2017 la denuncia della ragazza poco più che maggiorenne residente in un paese della bassa Valsesia che dal 2015 subiva i maltrattamenti del compagno 25enne.
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Diverse volte in ospedale
In diverse occasioni era andata anche in ospedale, cercando di non dare spiegazioni sulle vere motivazioni dei lividi o ferite. A quanto raccontato dalla vittima, il compagno se la prendeva con lei per ogni cosa, facendole pesare che in casa era l’unico a guadagnare lo stipendio, e che quindi tutto gravava sulle sue spalle.
Accolta in un luogo protetto
Quando la ragazza ha trovato il coraggio di denunciare è scattato anche il cosiddetto “codice rosso”: vale a dire l’allontanamento da casa e l’accoglienza in un luogo protetto. Temeva per la bimba che portava in grembo, poi nata per fortuna senza conseguenze.
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La condanna del tribunale
Nei giorni scorsi (dopo tre anni) il tribunale di Vercelli ha emesso una sentenza di condanna nei confronti del 25enne, ex compagno della vittima. Il giovane è stato ritenuto colpevole e condannato alla pena di un anno e mezzo, sospesa con la condizionale.
La difesa: “Anche lui aveva subito maltrattamenti da bambino”
Durante il procedimento aveva ammesso in parte le sue colpe. La difesa aveva inoltre aveva ricordato il passato difficile del ragazzo che a sua volta aveva subito maltrattamenti in famiglia. Ora il padre può vedere la bimba soltanto in un contesto protetto.
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