Cronaca
Gli sposini dello spaccio: dosi anche su prenotazione
Gli sposini dello spaccio: dosi anche su prenotazione. Giro d’affari da 18mila euro, ma lei aveva il reddito di cittadinanza.
Gli sposini dello spaccio: dosi anche su prenotazione
Novelli sposi sono finiti nei guai per la loro attività di spacciatori. I carabinieri della Stazione di Vercelli, hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti due giovani trentenni di nazionalità nigeriana, residenti in città e da poco convolati a nozze.
Un business dello spaccio
I due avevano messo in piedi un vero e proprio business dello spaccio. A gestire l’attività era l’uomo, che riceveva le ordinazioni telefoniche da vari clienti, ai quali con un metodo ormai consolidato e grazie anche al supporto della moglie, provvedeva a consegnare le quantità di stupefacente richiesto, mediante cessioni per lo più sotto l’abitazione familiare.
A confermare tali attività di spaccio hanno contribuito i vari sequestri operati dagli stessi carabinieri a carico di svariati acquirenti, sorpresi con ancora indosso lo stupefacente poco prima acquistato.
LEGGI ANCHE: Spacciatore si disfa dell’hashish in un giardino: il cane lo mangia e muore
Operazione “Togo Togo”
Il fiorente mercato di hashish è stato interrotto da un’articolata e complessa attività di indagine denominata “Togo Togo”, condotta dallo scorso mese di marzo fino a luglio, dai militari della Stazione Carabinieri di Vercelli che, attraverso intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione e pedinamenti, sono riusciti a raccogliere e delineare un importante quadro probatorio, ponendo un definitivo freno alle illecite attività della coppia, alla quale a poco sono valsi i tentativi posti in essere al fine di passare inosservati.
Giro d’affari di 18.000 euro in 5 mesi
Nel solo periodo delle indagini, le attività svolte dai carabinieri hanno portato alla luce oltre 400 cessioni mensili di stupefacente a favore di circa 150 clienti abituali, tutti di una fascia di età compresa tra i 15 ed i 60 anni, per un “giro d’affari” stimato nell’ordine di 18.000 euro.
Ma la donna aveva il reddito di cittadinanza
Cifra poco compatibile con il reddito di cittadinanza percepito dalla donna, per altro già denunciata in merito per assenza di requisiti alla competente autorità giudiziaria.
Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook
MaiStanco
6 Agosto 2021 at 17:17
Eh bhe, certo che tutto questo casino e il carcere per 18mila euro. Credo che verranno presi per fondelli anche dai loro colleghi in carcere 😀