Cronaca
Pensionati valsesiani truffati col metodo del “caro nipote”: banda a giudizio
Alla vittima veniva spiegato che occorreva trovare soldi per risolvere qualche guaio (inesistente) che toccava un familiare.

Pensionati valsesiani truffati col metodo del “caro nipote”: banda a giudizio. Alla vittima veniva spiegato che occorreva trovare soldi per risolvere qualche guaio (inesistente) che toccava un familiare.
Pensionati valsesiani truffati col metodo del “caro nipote”: banda a giudizio
Avevano messe a segno truffe in tutto il Piemonte, anche a Borgosesia e Romagnano, e dintorni. Ora la banda della truffa, composta da persone quasi tutte residenti a Novara e dintorni, è finita sotto processo. Oltre al reato di truffa gli viene contestata anche l’associazione a delinquere. Sono ben 17 le persone finite a giudizio in tribunale a Vercelli al termine dell’indagine coordinata dalla procura della Repubblica. A fine aprile ci sarà l’udienza preliminare.
A conti fatti, il bottino di un anno di lavoro (almeno per i fatti contestati dalla procura) si aggirerebbe attorno ai 400mila euro. Tra gli imputati ci sono uomini, donne, giovani e persone adulte. Qualcuno di questi ha intestate un centinaio di auto, utilizzate per colpire e poi sparire, un modo per depistare le indagini. E le indagini proseguono anche per cercare di risalire a chi fosse la mente di questa organizzazione.
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Indagine partita nel 2022
Le indagini partirono nel 2022. Gli inquirenti indagando sui vari episodi che venivano segnalati, avevano capito di essere di fronte a una organizzazione criminale, non erano bande “sciolte” quelle che agivano.
C’è chi chiamava l’anziano e lo convinceva con la truffa del “caro nipote”. La scusa era quasi sempre quella dell’incidente. «Nonna ho avuto un incidente, mi servono dei soldi per la cauzione altrimenti mi arrestano». Oppure dall’altra parte della cornetta c’era sempre un appartenente alle forze dell’ordine, avvocato, medico o infermiere. «È necessario pagare le spese legali e l’assicurazione, altrimenti suo nipote rischia di finire in carcere». Poi all’interno dell’organizzazione c’era chi si presentava a casa dell’anziano o dell’anziana per ritirare i contanti o gli ori e poi spariva.
Contestati 27 episodi
Gli inquirenti della procura di Vercelli contestano ben 27 colpi tra truffe e furti alla banda. Nel Novarese gli episodi sarebbero avvenuti a Pogno, Romagnano Sesia, Arona e Vaprio d’Agogna, nel Vercellese invece truffati anziani di Borgo Vercelli, Trino e Borgosesia. Poi sono collegati altri colpi messi a segno nel Biellese e pure nell’alessandrino, oltre ad alcuni in Lombardia. Tutti fatti avvenuti tra l’aprile del 2022 fino alla primavera del 2023.
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