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Cronaca

Sesso con alunne: ex prof di Borgosesia rischia il carcere

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Sesso con alunne, per la Procura di Vercelli il professore accusato di violenza sessuale nei confronti di una sua alunna dell’istituto tecnico di Santhià deve andare dietro alle sbarre.

Sesso con alunne: ex prof di Borgosesia nuovamente denunciato

Purtroppo il professore 45enne accusato di violenza sessuale contro una sua alunna minorenne ha un precedente. Proprio dieci anni fa, infatti, A.P. venne denunciato (e successivamente condannato in via definitiva) per analoghi episodi di violenza sessuale con alcune sue studentesse, al tempo alle scuole medie.

Ma risulta anche un episodio contestato alla scuola media di Roasio, per il quale l’uomo fu però assolto. Entrambi gli episodi risalgono al 2009. Tre le studentesse oggetto delle attenzioni del prof tra Borgosesia e Roasio.

Processo con rito abbreviato e ricorso

Come a Santhià, l’indagine partì da alcune confidenze. I carabinieri riuscirono a ricostruire l’intera vicenda, tanto che in primo grado il professore venne condannato a quattro anni per violenze sessuali contro minore; un processo affrontato con rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna.

Con il proprio legale, A.P. fece poi ricorso in Appello e la condanna venne ridotta a due anni e tre mesi; assolto poi per episodi meno gravi avvenuti nella scuola a Roasio.

Interdizione all’insegnamento e relativa revoca

La sentenza aveva previsto anche che l’uomo non avrebbe più potuto insegnare. Ma una volta scontata la pena, l’insegnante presentò ricorso al tribunale di sorveglianza e nel 2015 venne riabilitato. Venne semplicemente sottoposto a un procedimento da parte dell’ufficio scolastico regionale tornando in classe.

Quattro anni dopo, una nuova denuncia

Quattro anni dopo la riabilitazione, ecco un nuovo episodio di violenza sessuale con una studentessa minorenne.

A testimoniare per prime due ragazzine, amiche della vittima; contro l’insegnante anche gli sms per darsi appuntamento nel boschetto vicino alla scuola. Eppure il 45enne continua a invocare la propria innocenza.

Nel frattempo la Procura continua a indagare e chiedere una misura cautelare più restrittiva.

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