Cronaca
Violenza sessuale sul lavoro: a giudizio 40enne valsesiano
Violenza sessuale sul lavoro: a giudizio un 40enne valsesiano che lavora in un’azienda nel settore della ristorazione collettiva.
Un 40enne a giudizio
Forte del suo ruolo lavorativo, aveva decisamente esagerato con la collega, insistendo con continui approcci, fino ad arrivare a toccarle un seno e ad abbassarsi le mutande costringendola a toccargli le parti intime. Una storia di violenza sessuale e stalking che tocca la Valsesia.
Il tutto sarebbe infatti avvenuto in Valsesia durante il lavoro. All’epoca dei fatti, i due erano dipendenti di una azienda che lavora nel settore della ristorazione collettiva.
Qualche settimana fa il giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Vercelli ha rinviato a giudizio un 40enne con l’accusa di violenza sessuale e stalking; mentre la donna, una 34enne residente nel circondario di Borgosesia e assistita dall’avvocato Fabrizio Lauti, si è costituita parte civile nel procedimento penale.
La vicenda
Lei aveva iniziato da poco nel settore alimentare, dove in alcune occasioni era affiancata al responsabile. Il suo compito era quello di mostrarle in cosa consisteva il lavoro e istruirla al meglio per gestire il mercato.
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Fin da subito l’uomo aveva cercato di fare il “piacione”. Poi però il suo modo di fare si era fatto sempre più pesante ed esplicito, con apprezzamenti diretti, a volte anche forti.
La donna aveva sempre cercato di passarci sopra, anche perché aveva bisogno di lavorare. Ma la vicenda è poi proseguita con episodi sempre più pesanti.
L’uomo non si era rassegnato, nonostante fosse stato più volte respinto. Aveva continuato a chiedere alla donna di vedersi anche dopo l’orario di lavoro, arrivando anche a toccarle un seno mentre erano in auto insieme.
Accusato anche di stalking
Inoltre, la situazione era diventata ingestibile per la 34enne, tanto da generarle anche un continuo stato d’ansia e di paura.
Andare al lavoro con quell’uomo diventava sempre di più un peso. Ed è per questo che all’imputato è stata contestata anche l’accusa di stalking.
Una situazione insostenibile
Sempre secondo le indagini, l’uomo durante una trasferta aveva tentato anche di baciarla e di palparle nuovamente il seno. In un altro caso lui era arrivato anche ad abbassarsi i pantaloni e le mutande costringendola a toccargli le parti intime.
Dopo quell’episodio la giovane aveva deciso di denunciare tutto. A processo è stata citata invece come responsabile civile l’azienda per cui i due lavoravano ai tempi dei fatti.
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