Cronaca
Bimbo ucciso dal pitbull nel Vercellese: aperta un’inchiesta
Si valuteranno se ci sono responsabilità, intanto Nerone è finito in un canile.
Bimbo ucciso dal pitbull nel Vercellese: aperta un’inchiesta. Si valuteranno se ci sono responsabilità, intanto Nerone è finito in un canile.
Bimbo ucciso dal pitbull nel Vercellese: aperta un’inchiesta
Ci sono state negligenze o precise responsabilità nella tragica morte del piccolo Michele Cassinelli, il bimbo di appena 5 mesi ucciso dal pitbull di famiglia? E’ quello che vuole sapere la procura di Vercelli, che ha aperto un’inchiesta sulla tragedia avvenuta l’altro giorno a Palazzolo. Per avere una risposta, occorrerà definire con precisione la dinamica dell’accaduto, e fare una serie di verifiche sui vari elementi del dramma.
Intanto sono state avviate le indagini dei carabinieri. E Nerone, il pitbull, è stato affidato a un centro specializzato da parte dei carabinieri forestali: occorrerà capire se si tratta di un cane aggressivo, se aveva già dato problemi (anche se parrebbe di no, o almeno non contro le persone).
La tragedia nel cortile del cascinale
Secondo quanto è stato appurato, l’altra sera il piccolo Michele era stato affidato alla nonna, che lo teneva in braccio nel cortile di un cascinale. Il bimbo piangeva, e la donna cercava di tranquillizzarlo.
Improvvisamente il cane è saltato addosso ai due, facendo cadere la donna che in questo modo non ha più potuto difendere il bambino. Il pibullo avrebbe afferrato il piccolo per la nuca, trascinandolo e mordendolo più volte, senza che la nonna potesse intervenire.
Finché un giovane di origini nordafricane è intervenuto utilizzando due mattoni ed è riuscito ad allontanare Nerone dalla sua preda. Con lui un altro vicino armato di scopa.
L’allarme al 112
Subito è stato dato l’allarme al 112, e sono intervenuti gli operatori sanitari e anche un elicottero del 118, per un eventuale trasporto in ospedale. Ma purtroppo Michele ha cessato di vivere poco dopo l’aggressione.
La posizione dell’associazione animalista
«Invitiamo ancora una volta a non generalizzare – si legge in una note dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente – e chiediamo alle autorità una ricostruzione dettagliata di quanto accaduto e per chiedere una verifica attenta del comportamento del pitbull e la ricostruzione fedele di quanto successo invieremo lunedì un esposto alla procura di Vercelli, proprio per chiedere questi approfondimenti. Annunciamo fin da ora che faremo tutto il possibile per garantire salva la vita di quel cane che in fondo si è solo comportato come il suo istinto gli ha suggerito».
Foto d’archivio
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Andrea
20 Maggio 2024 at 6:32
appunto, dal momento che il “suo istinto” è stato quello di mordere ed uccidere, UCCIDERE va soppresso, e come lui, TUTTI quelli che hanno “il suo istinto” di mordere e uccidere….
Queste associazioni animaliste, sono come gli avvocati dei criminali
alessandro belviso
20 Maggio 2024 at 17:59
posizione demenziale