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Tragedia nel Vercellese: bimbo di 5 mesi muore azzannato da un cane

Il piccolo era tra le braccia della nonna quando il pitbull dei genitori è partito all’attacco.

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Tragedia nel Vercellese: bimbo di 5 mesi muore azzannato da un cane. Il piccolo era tra le braccia della nonna quando il pitbull dei genitori è partito all’attacco.

Tragedia nel Vercellese: bimbo di 5 mesi muore azzannato da un cane

Il cane lo avrebbe avvicinato e morso più volte al capo, mentre il piccolo si trovava tra le braccia della nonna che passeggiava. E per lui non c’è stato più nulla da fare. Sconcerto a Palazzolo, centro del Vercellese, per una targedia che ha portato via Michele, un bimbo di appena 5 mesi.

E’ accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 17 maggio, nel cortile di un cascinale. Ad azzannare il bimbo che in quel momento era in braccio alla nonna è stato il pitbull di 8 anni di proprietà dei genitori del bambino. Un animale, a quanto pare, che finora non aveva dato problemi di sorta.

Ma ieri sera qualcosa è scattato in lui, e ha aggredito. Si sarebbe avventato contro la nonna, che è caduta, e poi contro il piccolo Michele, azzannandolo alla testa con ripetuti morsi. A tirare via il cane è stato un vicino di casa.
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L’intervento dei soccorritori

Come riportano i colleghi di Prima Vercelli, subito è statao lanciato l’allarme. E sul posto è arrivato un team del 118 di Alessandria, che ha tentato le manovre di rianimazione. Intanto è atterrato anche un elicottero. Ma le ferite al capo erano troppo gravi, e per il piccolo Michele non c’è stato nulla da fare.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    18 Maggio 2024 at 8:37

    Ogni volta che si ripete una disgrazia di questo tipo, mi domando come sia possibile che i padroni di questi cani non vengano a conoscenza della notizia e come sia possibile che non venga il timore che il loro animale non possa un giorno reagire allo stesso modo, che abbiano figli piccoli o meno dal momento che queste razze canine attaccano e uccidono senza problemi anche gli adulti. Come si può vivere sereni sapendo che in casa c’è un cane potenzialmente letale? I casi sono due: o non ascoltano i notiziari ne leggono i giornali ne tanto meno conoscono qualcuno che riporti loro queste notizie in qualche conversazione, oppure partono dal presupposto che “no, il mio cane è buono è bravo, è un cucciolone amoroso, queste cose capitano ad altri” e qui inseriscono forzate giustificazioni per mettere a tacere la vocina interna che invece dovrebbe farli tremare di paura.
    Io propendo prevalentemente per la seconda ipotesi, perchè è il modus operandi di chi cerca di esorcizzare la paura. Il malsano “tanto a me non capita”.
    E quando si ripetono abbastanza a lungo questa menzogna, il loro “amoroso cucciolone” si trasforma in una macchina di morte.
    Non c’è spazio per queste razze nella vita delle persone, sono razze nate per combattere e uccidere. E’ come allevare un leone e sperare di trattarlo come un gatto domestico per tutta la vita. Ti va bene per qualche anno, poi immancabilmente scatta qualche meccanismo incontrollabile e tu da padrone diventi preda. Mi fanno davvero RIDERE le associazioni animaliste e gli allevatori che fanno di tutto per difendere l’indifendibile. Le prime perchè di base non capiscono assolutamente nulla e i secondi perchè hanno a cuore solo il guadagno. Occorre una legge che vieti tassativamente l’allevamento e la vendita di queste razze. Non si può obbligare i possessori di questi cani a sbarazzarsene o altro, ma occorre renderli consapevoli che tengono al guinzaglio una bomba ad orologeria.

  2. Enrica

    18 Maggio 2024 at 9:22

    Purtroppo gli animali sono imprevedibili .qui in Italia con sti cani si sta esagerando

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