CronacaFuori zona
Sigaretta scatena incendio e fa emergere uno stoccaggio illegale
Le fiamme sono partite da un gesto incauto. E hanno rivelato la presenza di materiali infiammabili conservati senza autorizzazione.

Sigaretta scatena incendio e fa emergere uno stoccaggio illegale. Le fiamme sono partite da un gesto incauto. E hanno rivelato la presenza di materiali infiammabili conservati senza autorizzazione.
Sigaretta scatena incendio e fa emergere uno stoccaggio illegale
Un grave episodio si è verificato a Settimo Torinese nel fine settimana, quando un incendio è divampato sotto una tettoia contenente materiali altamente infiammabili. Le fiamme hanno coinvolto fusti, solventi e alcol stoccati in modo irregolare, mettendo seriamente a rischio l’area circostante. Lo riportano i colleghi di Prima Settimo.
L’incendio è stato domato in tempi rapidi grazie al tempestivo intervento di due squadre dei vigili del fuoco, che sono riuscite a contenere il rogo ed evitare conseguenze peggiori. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della tenenza di Settimo, che hanno avviato immediatamente le indagini.
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Sigaretta accesa e negligenza: scatta la denuncia
Dalle prime ricostruzioni, supportate dalle immagini di videosorveglianza, è emerso che un dipendente dell’azienda coinvolta avrebbe acceso una sigaretta, gettandola ancora accesa proprio sotto la tettoia. Questo gesto, compiuto con superficialità, ha innescato l’incendio. L’uomo è stato denunciato per incendio colposo.
Stoccaggio pericoloso: denunciato anche il titolare
Durante le operazioni di spegnimento, è emerso un dettaglio ancora più allarmante: i materiali infiammabili presenti non erano custoditi secondo le normative di sicurezza. I fusti erano stoccati in modo irregolare, senza le dovute misure protettive previste dalla legge. Per questo motivo, uno dei gestori della ditta è stato denunciato per stoccaggio abusivo di materiali pericolosi.
L’intero episodio ha sollevato forti preoccupazioni sia per la sicurezza dei lavoratori, sia per il potenziale impatto ambientale. Il deposito, infatti, non risultava conforme alle normative vigenti in materia di sicurezza e prevenzione incendi. Gli inquirenti stanno ora valutando l’entità delle violazioni e il livello di rischio a cui l’intera area è stata esposta.
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