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Cronaca

Accoltellarono madre e figlio: a processo due fratelli residenti a Gattinara

All’origine una questione di gelosia, ora devono rispondere di tentato omicidio.

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Accoltellarono madre e figlio: a processo due fratelli residenti a Gattinara. All’origine una questione di gelosia, ora devono rispondere di tentato omicidio.

Accoltellarono madre e figlio: a processo due fratelli residenti a Gattinara

Dovranno affrontare il processo per tentato omicidio con rito immediato due fratelli di Gattinara. Era lo scorso marzo quando madre di 64 anni e figlio di 45 anni vennero accoltellate da due sconosciuti fuori casa a Brusnengo. Al termine delle indagini e degli accertamenti condotti dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della compagnia di Cossato e coordinati dalla magistratura inquirente, la procura di Biella aveva chiesto e ottenuto dal gip la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei due soggetti, entrambi di nazionalità albanese.

Si tratta di due fratelli, accusati di tentato omicidio in concorso (aggravato dai futili motivi) e di lesioni personali gravissime in concorso. A loro carico è stato previsto il processo con rito immediato, senza quindi l’udienza preliminare. Il processo verrà celebrato davanti al collegio del tribunale di Biella.

L’aggressione nel mese di marzo

L’aggressione avvenne l’11 marzo 2024, i due fratelli albanesi si erano scagliati prima contro l’uomo di 42 anni e poi contro la madre intervenuta per difenderlo. Quando sul posto erano arrivati i carabinieri madre e figlio erano già stati trasportati in ponto soccorso e gli aggressori si erano dati al la fuga.

Erano partite le indagini, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Cossato e quelli della stazione di Masserano avevano ritrovato il coltello usato per colpire le due vittime, era stato gettato in un fosso. Anche grazie alla collaborazione della stazione di Gattinara erano quindi stati arrestati i due fratelli.

Una questione di gelosia

Pare che all’origine di tutto ci sia una storia sentimentale: l’uomo di Brusnengo si sarebbe invaghito di una donna che in precedenza era stata compagna di uno dei due fratelli. Da qui la “spedizione”, anche se non è ancora chiaro se l’obiettivo iniziale fosse chiarirsi, spaventare l’uomo o vendicarsi in qualche modo. Le due vittime avevano avuto una prognosi di oltre 40 giorni e l’accusa sostenuta dall’accusa è di tentato omicidio.

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