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Gattinara piange Renato Stefanuto, storico sindacalista

Era stato un punto di riferimento per i lavoratori di Ceramiche Pozzi.

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Gattinara piange Renato Stefanuto, storico sindacalista. Era stato un punto di riferimento per i lavoratori di Ceramiche Pozzi.

Gattinara piange Renato Stefanuto, storico sindacalista

Lutto nei giorni scorsi a Gattinara per la scomparsa di Renato Stefanuto, deceduto a 88 anni. Uomo di grande umanità e punto di riferimento per molti cittadini, in particolare per il mondo del lavoro e per l’ambiente sindacale, per lunghi anni era stato attivo nella Cgil.

Proprio nel sindacato aveva ricoperto diversi ruoli, seguendo con competenza e dedizione le problematiche di tanti lavoratori della zona. Il suo nome, in particolare, è legato alla storica azienda Pozzi, dove era stato delegato. Un incarico che gli aveva permesso di confrontarsi con le difficoltà quotidiane del lavoro in fabbrica, ma anche di rappresentare e tutelare i diritti dei dipendenti.
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Impegno per gli ammalati di silicosi

«Renato seguiva le domande di invalidità per i dipendenti Pozzi ammalati di silicosi – ricorda Vittorio Gamba della Cgil –. Era una persona sempre attenta e precisa, si occupava di tutto con serietà e rispetto verso chi si trovava in difficoltà. È stato anche responsabile della Camera del Lavoro di Gattinara per la sezione pensionati, un ruolo che ha ricoperto con grande disponibilità».

Apprezzato da colleghi e cittadini, Stefanuto era conosciuto per il suo carattere gentile e per la sua sensibilità. «Sempre gentile con tutti – prosegue Gamba – era disponibile con gli utenti e conosceva bene i problemi del sindacato. Aveva la capacità di ascoltare e di trovare una parola giusta per ogni situazione».

Il lavoro con il patronato

Il suo impegno non era mai venuto meno, anche dopo il pensionamento: aveva continuato a collaborare con il patronato, mettendo la propria esperienza al servizio degli altri. «E’ stato per molti anni in Cgil – ricorda ancora Gamba – e chiunque lo abbia conosciuto conserva di lui un ottimo ricordo».

Il funerale celebrato in San Pietro

Tanti, tra ex colleghi, amici e concittadini, hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto, sabato mattina, durante il funerale celebrato nella chiesa parrocchiale di San Pietro. La cerimonia, semplice ma sentita, ha visto la partecipazione di numerose persone che hanno voluto testimoniare l’affetto e la gratitudine nei confronti di un uomo che, con discrezione, aveva saputo lasciare un segno profondo.

Il gattinarese lascia il figlio Angelo, i nipoti Mattia e Samuele, la sorella Laura, il fratello Ferruccio, i nipoti Rudy, Luigi e Bruno, insieme ai cognati, ai parenti e a tutti coloro che gli hanno voluto bene. Dopo la cerimonia, la salma ha proseguito il suo cammino verso il cimitero locale, accompagnata dal cordoglio e dal ricordo di una comunità intera.

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