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«Il calvario di mia figlia, senza medico e bisognosa di farmaci»

Lo sfogo di una madre di Gattinara, esasperata dal sistema degli ambulatori.

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«Il calvario di mia figlia, senza medico e bisognosa di farmaci». Lo sfogo di una madre di Gattinara, esasperata dal sistema degli ambulatori distrettuali.

«Il calvario di mia figlia, senza medico e bisognosa di farmaci»

Ha una patologia che necessita di cure specifiche, ma non ha nemmeno il medico di base. Contro questi due scogli sta lottando una ragazza di 26 anni che vive a Gattinara. Come è noto, la carenza di dottori è un problema che sta affliggendo tutta Italia. In Valsesia, la Asl di Vercelli ha trovato una soluzione-tampone con ambulatori distrettuali che sono diventati dei punti di appoggio per tutti i mutuati rimasti senza medico di base.

Chiaramente, per questi pazienti non c’è più la possibilità di avere una sola figura di riferimento ma più esperti che a rotazione sono al servizio degli utenti. Aspetto che a volte potrebbe generare qualche difficoltà.

E’ questo in effetti uno dei problemi che ravvisa una ragazza di Gattinara affetta da una malattia importante, che richiede peraltro medicinali e attenzioni particolari.
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Mancano medici di base

«Mia figlia vive a Gattinara e anche lei, come altri, si è ritrovata senza medico di base – racconta la madre, che preferisce restare anonima -. E’ stata quindi indirizzata al nuovo pool di dottori che si mettono a disposizione in certi orari e in giornate specifiche».

«Il primo problema è che non c’è più il rapporto personale con un solo medico, ed è invece sempre necessario riprendere il filo del discorso con chi ci si confronta. Ma nemmeno si riesce sempre ad avere le impegnative necessarie».

La malattia

Per capire meglio la situazione occorre però fare un passo indietro. «Mia figlia ha un problema al piede e le è pure stato inserito un pacemaker nella schiena. Si tratta di una patologia che le ha dato il 67 per cento di invalidità e una cura da seguire giorno dopo giorno».

«Il problema qual è? Che quando dobbiamo confrontarci con un medico non si sa mai con chi si parla e non è così semplice riuscire ad avere l’impegnativa per un medicinale che è fondamentale. Senza questo farmaco, mia figlia sta molto male e non possiamo permetterci di vivere senza. Se rimaniamo senza, l’unica alternativa è rivolgerci al pronto soccorso».

Si cerca una soluzione

La mamma della giovane mette in evidenza un aspetto. «Siamo anche seguiti dall’istituto Maugeri di Pavia e spesso dobbiamo fare controlli e visite. Il farmaco che deve essere assunto non è qualcosa che prendiamo per piacere ma è necessario per la malattia. Abbiamo cercato di trovare una soluzione per avere un medico di base. L’unica possibilità che ci è stata prospettata è di andare a Buronzo. Ci rendiamo conto?»

La donna desidera sottolineare ancora un aspetto. «Penso che mia figlia sia solo una delle persone che sta lottando contro una situazione davvero assurda e difficile. Con le tasse che vengono pagate per il sistema sanitario, arrivare a non avere qualcuno che ti segue è assurdo. L’auspicio è che si riesca a trovare una soluzione. Non è fattibile pensare che chi sta affrontando una malattia o un anziano debbano fare chilometri di strada per raggiungere un medico».

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2 Commenti

1 Commento

  1. umby

    4 Agosto 2024 at 21:12

    Una bella Norimberga per tutta la casse politica. Ecco cosa ci vorrebbe

  2. Gianni Bozza

    12 Agosto 2024 at 19:08

    Il problema è molto più serio di quello che pensano i nostri amministratori, anche i neoeletti in provincia e in regione, a fronte di un disservizio anticostituzionale, tentano di rimediare con soluzioni a dir poco inadeguate. Viene da pensare che sia tutta una montatura per convogliare soldi pubblici verso la sanità privata
    E’ meglio che non approfittino troppo della civiltà e dell’educazione degli Italiani perché di questo passo, tra non molto, penso che pagheranno personalmente il loro NON FAR NULLA.

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