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Nuovo ponte Romagnano, affidato l’incarico all’impresa costruttrice

A questo punto manca solo il progetto esecutivo. «Si combatte sempre contro le lungaggini burocratiche».

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Nuovo ponte Romagnano, affidato l’incarico all’impresa costruttrice. A questo punto manca solo il progetto esecutivo. «Si combatte sempre contro le lungaggini burocratiche».

Nuovo ponte Romagnano, affidato l’incarico all’impresa costruttrice

Il ponte nuovo di Romagnano a una svolta. Nelle scorse settimane si è riunita l’ultima conferenza dei servizi con Anas che ha recepito le prescrizioni. A questo punto si passerà al progetto esecutivo e all’avvio dei lavori.

«L’iter per il ponte nuovo di Romagnano sta andando avanti – conferma il sindaco di Romagnano Alessandro Carini -. Già due settimane fa si è incontrata la conferenza dei servizi, quella definitiva. Sono state presentate le prescrizioni al progetto di Anas. Quella più importante arriva da Aipo che ha chiesto una maggiore sicurezza idraulica del Sesia. A questo punto Anas andrà avanti per redigere il progetto esecutivo tenendo conto delle varie osservazioni».
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Non ci sarà gara di appalto

Ma a livello burocratico non dovrebbero esserci altri passaggi: «E’ stato comunicato da Anas che una volta pronto il progetto esecutivo si potrà procedere con l’avvio dei lavori. Non si andrà a gara d’appalto per affidare l’intervento in quanto la ditta è stata già individuata e contrattualizzata. Proprio per cercare di accorciare i tempi Anas ha inserito l’opera in un intervento quadro in modo che abbia la priorità».

Per quanto riguarda invece i tempi non sono ancora stati comunicati. Ma è presumibile che entro l’anno la progettazione possa essere pronta e partire quindi con l’intervento.

La battaglia contro la burocrazia

«Se ci sono state delle lungaggini – riprende Carini – queste sono da imputare alla burocrazia e agli uffici regionali e statali. Da parte nostra non si è di certo perso tempo per cercare di chiudere il prima possibile l’opera quanto mai necessaria per la viabilità della Valsesia, non solo dal punto di vista turistico, ma anche per i lavoratori e per le aziende».

Un viadotto lungo 180 metri

Il progetto prevede la costruzione di una nuova infrastruttura con un tracciato planimetrico coincidente con quello del ponte originario: il ponte sarà dunque collegato alle rotatorie sulle due sponde del Sesia. Anche la lunghezza dell’opera, pari a 180 metri, coincide con quella del ponte crollato.

Dal punto di vista strutturale è inoltre previsto un ponte ad arco realizzato in acciaio e calcestruzzo con due pile in alveo, una campata centrale da 90 metri e due rampe di accesso lunghe 45 metri ciascuna. L’investimento complessivo per la ricostruzione del ponte ammonta a circa 13 milioni di euro.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Aldo

    29 Maggio 2024 at 18:57

    è proprio obbligatorio farne uno nuovo?

  2. Luc

    5 Giugno 2024 at 6:14

    Beh, cosa logica potrebbe essere il fatto che nei ultimi 50/60 anni le tecniche e i materiali siano più consoni di quelli precedenti. La campata unica alla che sicuramente lei si riferiva , necessita piloni molto profondi, cosa impossibile sulla sponda SX e molto difficoltosa sulla sponda DX poiché il terreno nn lo consente .
    Il punto principale, nella mia modesta opinione è che, tutte le opere pubbliche una volta costruite non hanno il monitoraggio e la manutenzione che dovrebbero avere, lo vediamo nel quotidiano nelle nostre strade, ponti, ecc. purtroppo anche con delle vittime….
    Saluti

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