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Coppia di Serravalle resta senza medico, curarsi diventa un’odissea

Rimpallati tra una struttura e l’altra per farsi prescrivere una visita di routine.

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Coppia di Serravalle resta senza medico, curarsi diventa un’odissea. Rimpallati tra una struttura e l’altra per farsi prescrivere una visita di routine.

Coppia di Serravalle resta senza medico, curarsi diventa un’odissea

Senza medico e costretti ad essere “sballottati” tra una guardia medica e l’altra, per le cure di un orecchio. E’ un vero calvario quello che ha vissuto (e che sta vivendo) una famiglia di Serravalle. Una delle tante che si sono ritrovate senza punto di riferimento per la loro salute. «Chiediamo solo un servizio sanitario normale, nulla di più», dicono.

Tutto è partito con un problema di ordinaria amministrazione. «Mio marito deve per forza periodicamente sottoporsi ad una cura per il suo orecchio – spiega la moglie, E.S. le iniziali del suo nome -. Il problema è che, essendo privi di medico di base, ci siamo rivolti alla guardia medica di Borgosesia. La quale però ci ha mandati a Gattinara, perché noi siamo residenti a Serravalle. Siamo quindi andati a Gattinara. Ma qui ci è stato detto che era necessaria una impegnativa da parte del medico, altrimenti la cura non poteva esser fatta. Quindi un ulteriore passaggio…»
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Tra una Asl e l’altra

Ovviamente per accedere alla guardia medica non basta presentarsi lì. «Come è noto, prima di accedere bisogna seguire un certo iter telefonico – sottolinea la donna – e sperare di essere presi in considerazione in tempi celeri ma non è così semplice. Oltre al problema di salute, dobbiamo lottare contro un labirinto di burocrazia. Se non hai il medico, tutto si complica».

E non è che i due non abbiano provato a mettersi in lista con un altro medico. «Noi avevamo una dottoressa di Romagnano che aveva un contratto a tempo determinato. Quando è terminata la sua collaborazione, abbiamo atteso un sostituto. In realtà a lei poi è stato riattivato il contratto, ma non c’è stato il tempo materiale per iscriversi alla lista dei suoi pazienti: il posto era già esaurito. Ho provato quindi a chiedere ad un medico di Ghemme, ma essendo noi sotto l’Asl di Vercelli ci è stato riferito che non potevamo esser seguiti da quel dottore. Morale della favola: siamo rimasti “scoperti”».

“Vorremmo solo poterci curare senza altri problemi inutili”

«Ci rendiamo conto che è da maggio che non abbiamo un medico di riferimento? Credo che non sia una situazione normale per una serie di ragioni. In primis pensare che quando non stai bene per prendere mutua devi collegarti ad un call center e attendere i tempi biblici è un dramma. In secondo luogo persone come mio marito con delle medicazioni da fare in maniera ciclica non possono davvero permettersi di fare dei tour tra guardie mediche e ospedali per avere ciò che legittimamente spetta loro».

La cittadina si sfoga: «E’ anche tremendo pensare che quando ti appelli all’ospedale più vicino a casa, ti mandano in un’altra struttura. Noi siamo davvero stanchi di correre dietro a tutte queste problematiche. Vorremmo solo una situazione serena e tranquilla e soprattutto un servizio che sia conforme alle tasse che siamo costretti a pagare».

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