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Trivero, la vergogna del “totem” alla Casa della salute: è sempre guasto

L’apparecchio per prenotazioni e referti è fermo da mesi. «E nessuno muove un dito».

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Trivero, la vergogna del “totem” alla Casa della salute: è sempre guasto. L’apparecchio per prenotazioni e referti è fermo da mesi. «E nessuno muove un dito».

Trivero, la vergogna del “totem” alla Casa della salute: è sempre guasto

Hai voglia di parlare di tecologie innovative e telematica. All’ex ospedaletto di Trivero il totem che, molto semplicemente, dovrebbe aiutare i pazienti a prenotare visite, effettuare pagamenti e richiedere referti, è sempre fuori servizio. Era stato presentato come un’innovazione che avrebbe ridotto le code allo sportello Asl di Ponzone e agevolato i cittadini, e così in effetti è. A patto che funzioni.

E invece niente. A volte la tessera non passa, altre volte chi prova a utilizzarlo si trova davanti la scritta “Si è verificato un problema”. A quel punto, non rimane altro da fare che rivolgersi allo sportello Asl.
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Una promessa mai mantenuta

Il totem venne installato nel 2017. Doveva essere uno sportello automatico per ricevere referti ed effettuare diverse operazioni, eseguire prenotazioni specialistiche, referti radiologici, scegliere o revocare il medico curante. Ma il totem non ha mai funzionato alla perfezione e, anche in passato, ha dato qualche problema. Ultimamente poi sono rari i periodi in cui si può utilizzare.

Una situazione che Luigi Trabaldo Lena, ex sindacalista, ha portato all’attenzione del Comune e dell’azienda sanitaria: «Da mesi proviamo, scrivendo mail al distretto di Cossato; messaggi al sindaco di Valdilana, ma niente da fare… Un servizio importante come il totem, essenziale per i cittadini solo per ritirare referti, non funziona da mesi. E la cosa più assurda è che questo avviene nella totale indifferenza».

Intoppo anche allo sportello di Ponzone

Nonostante le mail e i solleciti, nessuno si è preso l’impegno di far revisionare il totem o sostituirlo con uno funzionante. «Ecco sono questi i disservizi odiosi che rendono i cittadini rassegnati – riprende Trabaldo Lena -. Mentre si sentono strombazzare spese folli di centinaia di migliaia di euro per colare cemento».

Ma non è l’unico disguido capitato a chi cerca di accedere ai servizi sanitari: «L’altro giorno a Ponzone non funzionava la distribuzione dei numeri per lo sportello. La gente non capiva più chi era primo, terzo, e via dicendo. Motivo? Non funzionava il tasto luminoso. Si sono sono messi i numeri a strappo, creando così confusione, specie tra gli anziani».

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