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Claudio Biella campione italiano di ciclocross Acsi

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Claudio Biella campione italiano di ciclocross Acsi. Nei giorni scorsi ha stappato una bottiglia di Prosecco insieme alla moglie. Claudio Biella ha scelto un bel modo per festeggiare la maglia tricolore di campione nazionale Acsi di ciclocross indossata qualche ora prima.

Claudio Biella campione italiano di ciclocross Acsi

Si tratta del terzo titolo italiano conquistato dal ciclista di Serravalle, che era campione uscente. Anche sul tracciato di Cerro Tanaro (Asti) il suo più acerrimo rivale è stato il compagno di squadra del Velo Club Valsesia Vincenzo Cuccurullo, che giusto una settimana prima gli aveva “soffiato” il titolo regionale.

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Al via nella categoria Supergentlemen A, i due hanno fatto il vuoto staccando i veneti della padovana Benato Bikers Giovanni Ceron e Claudio Dovigo. Per Biella, però, non è filato proprio tutto liscio: «Siamo partiti alle 10 del mattino – racconta – e il tracciato era totalmente ghiacciato. Sono caduto durante il terzo giro e nel finale mi è pure scesa la catena. Così Vincenzo mi è tornato sotto e ho dovuto fare un ulteriore sforzo finale per staccarlo di una decina di secondi. E’ stata proprio una bella soddisfazione, che arriva a coronamento di tre mesi in cui tra gare e allenamenti mi sono impegnato al massimo per riuscire a raggiungere questo risultato».

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In terra astigiana, invece, titolo solo sfiorato per l’altro valsesiano Angelo Borini. Il portacolori del Team Duebi, in gara nella categoria Gentlemen 2, si è fatto battere da Luca Luraghi del Team Uslenghi, che così è diventato campione nazionale. Tra i partenti anche il grignaschese Francesco Perolio (Edil Mora Cycle Team), quinto classificato nella categoria Junior, e il pratese Francesco Guglielmetti, settimo tra i Senior 2. A Cerro Tanaro sono stati in tutto 170 i concorrenti che si sono contesi le maglie tricolori Acsi, con veneti, lombardi, liguri, emiliani, marchigiani e piemontesi a farla da padrone. Alcuni di loro erano addirittura arrivati qualche giorno prima a provare il tracciato, ma la gelata della notte precedente la gara ha di fatto annullato le “sensazioni” raccolte nel primo sopralluogo. Per abituarsi al ghiaccio c’è voluto qualche giro, ma poi tutto è filato liscio.

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