Giovanni Foresto taglia il traguardo delle 250 partite con la Dufour Varallo

Giovanni Foresto, 250 partite con la Dufour: in neroverde dall’età di 5 anni.

Giovanni Foresto: 250 partite con la Dufour Varallo

Da quando ha cinque anni indossa i colori nero-verdi. Domenica 9 maggio Giovanni Foresto ha celebrato le 250 presenze con la maglia della Dufour Varallo, la squadra della sua città. Classe 1994 è già un “veterano” tra le aquile, sempre pronto a mettersi a disposizione della squadra.

Giovanni Foresto, a 26 anni hai raggiunto già le 250 presenze con la Dufour. Cosa si prova?

Tanto orgoglio. È da quando ho cinque anni che indosso la maglia nero-verde. Ho fatto tutta la trafila delle giovanili, poi a 16 anni ho debuttato in Eccellenza, era la stagione 2010.

Oltre dieci stagioni insomma. Qualche delusione, ma anche soddisfazioni importanti. Quale la più grande?

Sicuramente la scorsa stagione quando siamo stati promossi riportando la Dufour in Eccellenza anche se non abbiamo potuto finire il campionato. È stato il campionato più bello sia per i risultati che per il gruppo che si è creato. Un anno irripetibile.

Hai avuto diversi allenatori. Chi ha influito di più?

Sicuramente l’attuale tecnico Stefano Cesano. Da quando sono qua è la persona che a livello umano ha saputo trasmettere di più al gruppo. Ma ho avuto la fortuna di avere mister Lucio Brando anche se ero molto giovane, oltre a Lorenzo Mazzia, che purtroppo se n’è andato troppo presto.

Sei sempre stato un giocatore offensivo. Qual è la tua posizione preferita?

Ho sempre giocato esterno, qualche volta come attaccante. Ma partendo da lontano credo di dare il meglio.

Cosa ti lega alla Dufour?

Il fatto di essere di Varallo e aver fatto tutte le giovanili. Poi ci sono persone che conosco da una vita, un posto in cui si sta bene e si riesce a giocare e divertirsi. È la squadra della mia città. Non ho mai pensato di cambiare.

E il compagno con cui sei andato più d’accordo?

Beh, Piero Casella sicuramente, visto che poi siamo diventati anche parenti. Ma anche Maverick Mangolini, un amico dentro e fuori al campo.

Intervista di Matteo Pria.

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