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La “Varallo curiosa” degli anni ’70 nel nuovo libro di Ferruccio Baravelli

Al lavoro per un volume che raccoglie aneddoti, vicende e personaggi del mondo giovanile dei tempi passati.

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La “Varallo curiosa” degli anni ’70 nel nuovo libro di Ferruccio Baravelli. Al lavoro per un volume che raccoglie aneddoti, vicende e personaggi del mondo giovanile dei tempi passati.

La “Varallo curiosa” degli anni ’70 nel nuovo libro di Ferruccio Baravelli

L’idea è quella di uscire in libreria a dicembre, ma non c’è ancora la sicurezza. Si tratta il nuovo libro “Varallo curiosa” di Ferruccio Baravelli. Non solo una appendice del primo “Varallo misteriosa”, ma una nuova documentazione di tutte le storie minori di Varallo, caratterizzate dagli aspetti più curiosi.

Fatti che molti ignorano, alcuni seri e altri divertenti, come il corposo capitolo dedicato ai giovani varallesi degli anni ’70.

Storie da “Amici miei”

«Il capitolo “Amici miei anni ‘70” è incentrato proprio su quella realtà giovanile così diversa da quella attuale – spiega l’autore -, quando cellulari e Internet mancavano, ma non mancava la sana voglia di divertirsi, come la definisce Gianpiero Barinotti tra i protagonisti: “Una piccola età dell’oro, che noi possiamo dire di aver vissuto”».

Un argomento del tutto nuovo nel mondo dell’editoria locale.

«Mi è venuta questa idea scrivendo “Varallo misteriosa” – dice Baravelli – dove ho raccontato solo alcuni episodi legati ai personaggi paricolari di Varallo, scoprendo così un periodo interessante della storia giovanile della città. Parlerò delle compagnie di Varallo, incentrate per lo più sui bar del centro e in particolare di quella dell’ex Bar Anna oggi Wine House. Ho raggruppato alcuni di questi ex ragazzi, i “sopravvissuti”, dando vita a una fattiva collaborazione attraverso riunioni e contatti diretti».
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Una rassegna di burle e divertimenti

In questo capitolo si raccontano principalmente i tanti scherzi passati alla storia che i giovani hanno messo a segno in quel periodo, alcuni veramente assimilabili alla fortunata serie cinematografica di “Amici miei”.

Alcuni esempi, ben raccontati, come la trasformazione dell’albo pretorio comunale sull’Allea in camera ardente. Oppure le finte misurazioni per la costruzione dell’impensabile ponte Dovesio-Verzimo, con abbattimento di pollai dei frazionisti disperati. Oppure la posa dei water sulle mensole laterali del nuovo teatro Civico da inaugurare, e la forca posizionata in mezzo a piazza Vittorio.

«Parlerò – prosegue l’autore – della corsa dei carretti, della prima discesa del Sesia in rafting, autocostruito, con naufragio. Poi ancora dei gruppi motociclistici e automobilistici con le loro imprese; le folli vacanze di questi ragazzi, i viaggi, l’era dei gavettoni».

Eventi che non ci sono più

Ma anche delle manifestazioni che si sono inventati: come il Golf delle Nazioni, il Festival dell’eleganza, la festa Western, la scuola di sopravvivenza.

Non in ultimo, Baravelli ha voluto approfondire le iniziative più serie che questi ragazzi hanno realizzato: come la nascita di Radio Varallo, le due edizioni della notte degli Oscar con foto e film Qr code, la prima paniccia benefica del bar Anna, la rinascita del Moto Club Valsesia.

«Ci sarà un sotto capitolo dedicato alla nascita dell’Alpàa al Bar centrale – anticipa l’autore – con particolari inediti raccontati da Mario Pastore, tra i padri fondatori. Verranno citati tutti i giovani di questa generazione coinvolti nei racconti e non mancherà il ricordo di tutti coloro che sono “andati avanti”».

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