Morto don Luigi Pozzi: aveva 93 anni, lutto in tutta la Valsesia

Morto don Luigi Pozzi: aveva 93 anni, lutto in tutta la Valsesia. Conosciuto e amato, aveva guidato a lungo le comunità di Vocca, Morca e Valmaggia.

Morto don Luigi Pozzi: aveva 93 anni, lutto in tutta la Valsesia

La Valsesia perde uno dei sacerdoti più conosciuti e amati: ieri, mercoledì 21 giugno, è morto don Luigi Pozzi, ex parroco di Vocca, Morca e Valmaggia. Aveva 93 anni e da qualche tempo era ospite di Casa Serena. «Proprio il giorno del tuo onomastico – scrive sui social il parroco di Varallo, don Roberto Collarini – hai intrapreso il tuo viaggio più importante, quello decisivo… che porta alla pienezza della vita».

Quasi esattamente un anno fa, le comunità di Vocca, Morca e Valmaggia si erano riunite per rendere omaggio all’ex parroco che le ha guidate spiritualmente per ben 40 anni. In quella occasione don Luigi festeggiava il 65mo anno di ordinazione sacerdotale. Don Pozzi, coadiuvato dal prevosto di Varallo, don Roberto Collarini, e dal diacono don Dino Romano che vive a Balmuccia, aveva celebrato la messa solenne alla quale hanno partecipato molti fedeli.

Appassionato del sapere, aveva anche studiato medicina

Originario di Seregno, in Brianza, Luigi Pozzi già religioso camilliano, fu ordinato prete nel 1956 dall’allora vescovo di Padova, monsignor Girolamo Bortignon. Primo di sette figli, ebbe la vocazione quando era ancora molto giovane e portò sempre avanti la sua passione per i libri e per il sapere.

Svolse il primo incarico a Castellanza nel Varesotto, dove fu economo e insegnante dei futuri fratelli religiosi laici, e nel frattempo studiò medicina. Svolse poi il suo ministero di religioso e di prete accanto ai più poveri e sofferenti quando fu inviato all’ospedale Cardarelli di Napoli, poi in una casa di riposo di Messina e infine nell’ospedale civile di Taranto.

In Valsesia dal 1979

Nel 1979 fu assegnato alla Diocesi di Novara e venne nominato parroco di Valmaggia, Morca e Vocca. Appassionato di scienza e tecnologia, anche quando aveva superato abbondantemente gli 80 anni usava senza problemi Internet e la posta elettronica: «Amo la scienza e la tecnologia, purché non siano una perdita di tempo – soleva puntualizzre -. Ma in cima a tutto metto l’amore per Dio».

Nel 2019 ebbe i primi seri problemi di salute, che lo costrinsero al ricovero prima in ospedale, poi nella Pia Casa della Divina Provvidenza di Novara, per fare convalescenza. Tornò nella casa parrocchiale di Valmaggia, ma le sue parrocchie furono affidate a don Collarini. Poi fu costretto a trasferirsi a Casa Serena.

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook